Ieri nulla di fatto per i circa 27 mila operai della Forestale. Ormai il tempo stringe ed è molto probabile che si vada verso la perdita di giornate lavorative. Da qui l’ipotesi, sempre più probabile, di una serrata degli operai che si occupano di tutela dei boschi e prevenzione degli incendi.
Che la situazione si stia avvitando su se stessa lo si intuisce leggendo un comunicato dell’Ugl. Perché Cgil, Cisl e Uil, forse per non ‘disturbare’ i ‘manovratori’ della Regione (il Pd è pur sempre il partito di riferimento della triplice sindacale), hanno optato per la via del silenzio.
Parlano, invece, i sindacalisti dell’Ugl, se non altro perché qualcuno li deve pur difendere i lavoratori.
“Una giornata di passione senza alcuna soluzione per i forestali”, si legge nel comunicato a commento degli incontri di ieri andati in scena nelle commissioni legislative dell’Assemblea regionale siciliana. “Si è consumato così – leggiamo sempre nel comunicato dell’Ugl – l’ennesimo flop del governo regionale sul reperimento dei 271 milioni di euro per garantire i livelli occupazionali dei circa 27 mila forestali siciliani”.
Ieri i parlamentari Vincenzo Vinciullo, Giovanni Panepinto e Orazio Ragusa hanno occupato per protesta la sede del governo regionale presso l’Ars. Dopo una doppia audizione in commissione Bilancio e commissione Attività produttive dove gli assessori alle Risorse agricole e forestali, Elio D’Antrassi, e all’Economia, Gaetano Armao, hanno evidenziato le difficolta’ di un bilancio regionale avaro di liquidità, i tecnici del bilancio hanno lavorato tutto il pomeriggio per non concludere una mazza.
Secondo Ugl Agroalimentare (che ieri ha dato vita a un sit-in con circa 300 operai della Forestale), “il governo regionale si è presentato all’appuntamento senza idee”. I sindacalisti parlano di “situazione già grave di per sé”; uno scenario generale negativo che “rischia di degenerare per il profondo malcontento che serpeggia tra i lavoratori di questo settore”.
“E’ inaccettabile – dicono i sindacalisti dell’Ugl – che gli assessori all’Economia ed alle Risorse agricole si siano presentati senza una soluzione percorribile. A rischio ci sono le garanzie occupazionali dei circa 27 mila forestali”.
“Siamo al capolinea – sottolineano sempre i sindacalisti -: il governo si è dimostrato incapace di affrontare per tempo la stagione di attività di prevenzione e repressione degli incendi. A sentire il comandante del Corpo forestale, basterebbero 220 milioni di euro per coprire le attività fino al 31 dicembre con 170 milioni di euro da reperire su risorse regionali (che ad oggi non ci sono) e 49 milioni tratti dalla rimodulazione dei fondi strutturali. Peccato che queste ultime somme potrebbero essere disponibili solo in autunno ( odore di elezioni anticipate ) e che se non si avviano i lavoratori entro il 25 maggio si perderanno giornate di turnazione e quindi pezzi di retribuzione”.
“Oggi – conclude la nota sindacale – sarà un’altra giornata di passione per le audizioni in commissione Attivita’ produttive ed in commissione Bilancio. L’auspicio che i risultati siano opposti a quelli di ieri. Sullo sfondo si prospetta una serrata dei forestali senza precedenti”.
Foto di prima pagina tratta da uglpescasicilia.blogspot.com
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