Si è spenta Alessandra Siragusa, una vita per l’attività politica

E’ STATA TRA LE FONDATRICI DELLA RETE DI LEOLUCA ORLANDO, ASSESSORE COMUNALE A PALERMO PER TUTTI GLI ANNI ’90 E PARLAMENTARE NAZIONALE DEL PD

Si è spenta Alessandra Siragusa. Aveva appena 50 anni e a Palermo, dove, giovanissima, ha mosso i primi passi nella vita politica e sociale, era molto conosciuta e apprezzata per il suo carattere volitivo. Ex parlamentare nazionale del PD (alle recenti primarie del Partito Democratico siciliano era risultata la prima dei non eletti), Alessandra Siragusa ha ricoperto dal novembre del 1993 al dicembre del 2000 la carica di assessore alla Scuola del Comune di Palermo.
Alessandra Siragusa ha cominciato a ‘masticare’ politica giovanissima, nel gruppo di giovani che alla fine degli anni ’70 del secolo passato si raccoglieva attorno alla figura illuminata dell’allora presidente della Regione, Piersanti Mattarella. Un’esperienza politica importante per la Sicilia e per la classe dirigente che si è forgiata attorno alla figura di un uomo politico siciliano di primissimo piano.
Basti pensare a personaggi del calibro di Leoluca Orlando, Sergio D’Antoni, Vito Riggio, per citarne solo alcuni.
Quando Orlando, nel 1985, diventerà Sindaco di Palermo, Alessandra Siragusa sarà una delle giovani che legherà la propria esperienza a quella di una grande stagione di cambiamenti, non esenti da contraddizioni.
Nel 1985 Palermo era un’altra città: violenta, disperata, con una classe politica collusa e con un’economia ‘strana’: tra le ultime grandi città italiane per la produzione di reddito e la quarta per consumi… Una città, insomma, dove la mafia si respirava, dai quartieri popolari fino alle segrete stanze del potere.
Quando Orlando inaugura la ‘Primavera di Palermo’ – “la Giunta pentacolore in salsa rossa”, dove il “rosso” era rappresentato dagli indipendenti di sinistra (che poi erano del Pci, dal quale dipendevano) – Alessandra Siragusa partecipa attivamente alla svolta. Sempre accanto ad Orlando.
Gli anni che vanno dal 1987 al 1990 sono contrassegnati da rotture profonde, ma anche da contraddizioni altrettanto profonde: incredibile la vicenda delle ville di Pizzo Sella, scandalo esploso nel 1980 con una lottizzazione abusiva di una collina che sovrasta Mondello: un’urbanizzazione ‘selvaggia che la Giunta Orlando non riesce a fermare e che, anzi, proprio con l’Amministrazione Orlando si completa, non senza incremento di cemento.
Ma, contraddizioni a parte, Orlando riesce a imprimere un cambiamento a Palermo. merito suo, certo: ma anche del gruppo che gli sta attorno con il quale dà vita alla Rete. L’anno è il 1990.
Per Orlando è un anno centrale: potrebbe diventare segretario nazionale della Dc. Ma forse, già nel 1990, Orlando sapeva più cose di tanti altri. Così prende vita la cosiddetta Rete, formazione politica che, in meno di un anno, partendo dalla Sicilia, si estende in tutta l’Italia.
Nel 1993 Orlando decide di tornare a fare il Sindaco di Palermo. E Alessandra Siragusa lo segue insieme a un gruppo che poi diventerà l’ossatura della Giunta Orlando 1993-1997: Alessandra Siragusa, Emilio Arcuri, Alberto Mangano, Alfio Mastropaolo, Letizia Battaglia (che verrà eletta all’Ars, sempre nella Rete, in un gruppo parlamentare dove spiccherà la figura di Franco Piro, altro esponente storico della sinistra siciliana che seguirà Orlando).
La candidatura di Orlando a Sindaco verrà preparata accuratamente con tanti gruppi di lavoro della Rete di Palermo chiamati a elaborare un programma che, come spesso avviene in questi casi, non troverà completa applicazione.
Chi invece applicherà alla lettera il programma che aveva preparato per il rilancio delle scuole pubbliche di Palermo è proprio Alessandra Siragusa. La sua esperienza di assessore comunale in questo settore è innovativo, soprattutto in una città dove la gestione delle scuole era, per lo più, legata agli affari degli affitti.
Alessandra Siragusa inaugura anche un nuovo modo di concepire il rapporto tra la città e i ragazzi: “Palermo apre le porte”. Con i giovani studenti chiamati, ogni anno, ad ‘adottare’ un monumento della città. L’occasione, per i giovani studenti, per conoscere la propria città, troppo spesso umiliata, se non massacrata, dagli amministratori comunali del passato.
Gli anni successivi al 2000, per Alessandra Siragusa, sono legati alla militanza nella sinistra siciliana: uno schieramento politico ‘fragile’, contraddittorio, non sempre capace di cogliere gli umori e le esigenze di una società altrettanto ‘fragile’ e non meno complicata della stessa politica siciliana.
In una sinistra quasi mai vincente – che in Sicilia riesce a vincere solo qualche volta, magari quando i magistrati eliminano gli avversari politici – Alessandra Siragusa si ritaglia un posto di grande dignità politica, lavorando sodo, sempre tra la gente, sempre a contatto con la società e i suoi bisogni. Conquistando meritatamente lo scranno di parlamentare nazionale.
Con Alessandra Siragusa se ne va una donna di polso, che ha sempre concepito la politica come servizio, con la grinta e la capacità di affrontare, quando le condizioni glielo imponevano, anche le insidie meno nobili della politica.
“Una donna seria e competente”: così la ricorda Rita Borsellino. E così la vogliamo ricordare noi.


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