Secondo quanto denuncia il sindacato Uil, il colpo è stato esploso in via Palermo da un uomo, affacciato al balcone di casa assieme a un bambino. La vittima è stata medicata al pronto soccorso dell'ospedale Garibaldi vecchio
Si affaccia al balcone e spara a un operaio della Cmc Con pistola ad aria compressa, al cantiere della metro
Un operaio della “Cmc” in servizio domenica pomeriggio in un cantiere della Metropolitana di Catania è stato ferito alla schiena, in modo fortunatamente lieve, da un colpo d’arma da fuoco. La polizia intervenuta immagina possa essere stato un pallino esploso verosimilmente da un’arma ad aria compressa.
Stando alla denuncia del lavoratore, il colpo è stato esploso in via Palermo da un uomo, affacciato al balcone di casa assieme a un bambino. La vittima è stata medicata al Pronto soccorso dell’ospedale “Garibaldi vecchio” e dimessa con una prognosi di 3 giorni “salvo complicazioni”.
I segretari generali di Uil e Feneal-Uil Catania Enza Meli e Nino Potenza, che si sono subito messi in contatto con il lavoratore, commentano: “Sin dalle prime ore dell’accaduto siamo rimasti in contatto con l’operaio edile, al quale abbiamo espresso concreta solidarietà assicurandogli massima assistenza tramite la rete di servizi Uil e le strutture dell’organizzazione di categoria Feneal. Riteniamo doveroso ringraziare le forze dell’ordine per l’attività di accertamento dei fatti che é stata prontamente avviata”.
“Siamo sicuri – concludono Enza Meli e Nino Potenza – che verrà fatta luce su questo episodio, certamente inquietante per la sua dinamica. Se qualcuno dal balcone della propria abitazione spara per gioco (?!) o per chissà quale altro folle motivo su operai al lavoro in un cantiere, il fatto non può essere sottaciuto e non è meno grave solo perché non ha avuto esiti peggiori. Rivendichiamo tutele e sicurezza per i lavoratori, sempre e comunque. Ancor più se impegnati giorno e notte, festivi e feriali, a realizzare un’infrastruttura di straordinaria importanza in un cantiere che forse infastidisce qualcuno ma è prezioso per la collettività”.
(Fonte: sindacato Uil)