Dai liquami alla posidonia fino alla mobilità. I cittadini espongono i tanti problemi presenti nella zona presa d'assalto dai turisti nel periodo estivo, chiedono soluzioni e mettono in campo proposte per la riqualificazione dell'area
Sferracavallo, i residenti scendono in piazza «Subito interventi per riqualificare la borgata»
Una manifestazione «di proposta e di protesta» si è tenuta stamattina per la riqualificazione e la promozione di Sferracavallo. «Una borgata marinara di una bellezza unica per le sue caratteristiche naturalistiche e ambientali, purtroppo abbandonata e con problemi notevoli», dice Giovanni Di Prima, residente da dieci anni nella zona e socio dell’associazione Ciavolando. L’iniziativa, alla quale hanno partecipato un centinaio di persone, è stata organizzata anche dal comitato cittadino di Legambiente, dall’associazione Comitati Civici, dal comitato cittadino Il mare di Sferracavallo e dall’associazione I bambini di Sferracavallo che hanno preso parte alla protesta, accompagnati dalle mamme.
Tra i problemi che maggiormente affliggono i residenti c’è quello dei liquami, il cui smaltimento, afferma Di Prima, al momento interferisce con la purezza delle acque del golfo e causa cattivo odore. «Esiste un progetto – precisa l’attivista – che ancora non parte, per convogliare i liquami e immetterli nella rete fognaria di Palermo, in modo che giungano così fino al depuratore di Acqua del Corsari». Un’altra questione da affrontare per i cittadini presenti alla protesta è quello della posidonia che si deposita sul litorale e che per «un rimpallo di competenze tra il demanio e il Comune – precisa Di Prima – non viene smaltita con frequenza e si accumula divenendo simile a una montagna, ricettacolo di insetti e ratti. Inoltre produce miasmi che infestano l’aria, un problema per chi abita nelle vicinanze. Senza contare che fornisce un’immagine squalificante della borgata agli occhi dei turisti».
A incidere sulla vivibilità della zona è poi il tema della mobilità. Durante il periodo estivo e le festività Sferracavallo si trasforma «in una specie di trappola mortale – afferma Di Prima – nel senso che c’è un afflusso incontrollato di veicoli che la borgata non può sopportare, perché sfornita di parcheggi adeguati, cosa che crea caos e disagi». I manifestanti quindi chiedono la realizzazione di una strada che sbocchi da via Nicoletti direttamente su via del Tritone «dove è presente l’unico posteggio di Sferracavallo, cosa che alleggerirebbe moltissimo il transito dei mezzi su via Sferracavallo» e l’attuazione del piano parcheggi. Molte strade, dicono ancora, sono dissestate, piene di buche e di avvallamenti e necessiterebbero di manutenzione.
Non finisce qui. I cittadini presenti all’iniziativa chiedono il riassetto dell’attività commerciale di piazza Beccadelli, teatro di «attività commerciali abusive – riferisce Di Prima – specialmente ambulanti, che occupano lo spazio pubblico destinato alla passeggiata» soprattutto nel fine settimana e nei giorni di festa.
Altre richieste di intervento riguardano l’abbattimento dello stabilimento abbandonato in Via Barcarello e della adiacente struttura in legno – con successivo ripristino – , la realizzazione di passaggi mobili per l’accesso al mare, difficile a causa della presenza di scogli, l’introduzione di servizi igienici data l’assenza di pubblici esercizi nell’area e la pulizia della zona di punta Barcarello.