I 202 DIPENDENTI DELL’APS, CHE DA MESI LAVORANO SENZA PERCEPIRE STIPENDI, NON SONO PIU’ NELLE CONDIZIONI DI ASSICURARE ACQUA ALLE ABITAZIONI E GESTIONE DI RETI E DEPURATORI. LE RESPONSABILITA’ DEL GOVERNO RENZI E, SOPRATTUTTO, DEL GOVERNO REGIONALE DI ROSARIO CROCETTA
(In calce l’elenco dei Comuni del Palermitano dove si potrebbero verificare problemi nella distribuzione dell’acqua e nella gestione delle reti idriche e dei depuratori)
Nel disinteresse pressoché totale di tutte le autorità, a partire dal prossimo 31 ottobre, 52 Comuni del Palermitano rischiano di restare senza servizio idrico. Quando parliamo di servizio idrico ci riferiamo non soltanto alla fornitura di acqua ai cittadini, ma anche alla gestione dei depuratori.
L’allarme, negli ultimi mesi, è stato lanciato più volte. Non è successo nulla perché i lavoratori di Aps (sigla che sta per Acque potabili siciliane, la società privata che gestisce questo servizio, fallita nei mesi scorsi) hanno continuato ad assicurare il servizio, senza essere pagati, sia per senso di responsabilità verso la collettività, sia per cercare di tutelare i propri posti di lavoro.
Il 31 ottobre prossimo, però, come si legge in un comunicato dei lavoratori, con la scadenza dellordinanza del Prefetto di Palermo che affidava in emergenza la gestione del servizio idrico integrato allAutorità dAmbito provinciale (AATO 1 Palermo) la situazione rischia di precipitare, questa volta per davvero. Per un motivo semplice: perché i lavoratori di ex Aps non hanno più intenzione di lavorare senza essere pagati.
Di conseguenza, potrebbe cessare lerogazione idrica per circa 500 mila abitanti della provincia di Palermo nei Comuni precedentemente gestiti da Aps (i già citati 52 Comuni: quali sono lo potete leggere in calce a questo articolo). Le reti e i depuratori non saranno più gestiti e presidiati con conseguenti possibili sversamenti e danni igienico-sanitari ed ambientali. Anche perché i 202 lavoratori addetti al servizio verranno licenziati con effetto immediato a partire dall’1 novembre di quest’anno.
“Conseguentemente – si legge in un comunicato dei lavoratori ex Aps – dal 1° novembre lattuale gestione cesserà nei Comuni gestiti e in assenza di soluzioni alternative immediate da parte della Regione non potrà essere garantita la prosecuzione del pubblico servizio alla popolazione”.
Nel comunicato dei lavoratori si danno possibili soluzioni. Come quella di un gestore unico per tutti gli 82 Comuni della provincia di Palermo.
La partita è complicata, perché alcune forze politiche dell’Ars puntano a far gestire il servizio idrico ai rispettivi Comuni.
Secondo i lavoratori di Aps, questa strada non sembra percorribile. E indicano la possibilità che ANCI Sicilia e AATO 1 PA diano vita a una società consortile avvalendosi del personale ex Aps e dell’Amap, la società partecipata Comune di Palermo che si occupa del servizio idrico.
Il problema è che il Governo nazionale di Matteo Renzi e il Governo regionale di Rosario Crocetta hanno tagliato un sacco di soldi ai Comuni. E quindi l’Amap non è in grado di pagare i 202 dipendenti ex Aps.
In questa storia segnaliamo la totale assenza del Governo Crocetta, inefficiente in quasi tutta la sua azione amministrativa e del tutto assente in questa vicenda, anche per manifesta incapacità da parte di chi gestisce il dipartimento regionale che si occupa di questioni idriche.
“I dipendenti di Aps – conclude il comunicato – operai e professionisti del settore, vittime della situazione al pari degli utenti, scusandosi per il disagio procurato, informano che sono stati costretti a proclamare lo SCIOPERO, dal 14/10/2014 ad oltranza, per protestare per le PRECARIE CONDIZIONI DI LAVORO (assenza di sicurezza sui luoghi di lavoro, mancato pagamento degli stipendi da diversi mesi, etc ), per scongiurare limminente LICENZIAMENTO e lINTERRUZIONE DEL PUBBLICO SERVIZIO e per sollecitare la Regione Sicilia a trovare una SOLUZIONE”.
I comuni interessati dal disservizio sono:
Alia, Alimena, Aliminusa, Altavilla Milicia, Bagheria, Balestrate, Blufi, Bolognetta, Bompietro, Caccamo, Campofelice di Fitalia, Campofelice di Roccella, Campofiorito, Camporeale, Capaci, Carini, Casteldaccia, Castronovo di Sicilia, Cefalà Diana, Cefalù, Cerda, Chiusa Sclafani, Cinisi, Corleone, Ficarazzi, Giuliana, Godrano, Isola delle Femmine, Lascari, Lercara Friddi, Montelepre, Montemaggiore Belsito, Marineo, Mezzojuso, Misilmeri, Partitico, Piana degli Albanesi, Pollina, Roccapalumba, San Cipirello, San Giuseppe Jato, Santa Cristina Gela, San Mauro Castelverde, Santa Flavia, Sciara, Termini Imerese, Terrasini, Torretta, Trappeto, Vicari, Villabate, Villafrati
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