Oltre un quintale di prodotti ittici e quasi dieci di succo di agrumi sono stati sequestrati dai Nas a Catania. I prodotti ittici sequestrati L’ispezione dei Nas di Catania si è concentrata nei locali di una piattaforma logistica di prodotti surgelati nella provincia etnea. In particolare all’interno di una cella di surgelati. All’interno sono stati […]
Catania, sequestrati un quintale di pesce e 10 quintali di succo di agrumi
Oltre un quintale di prodotti ittici e quasi dieci di succo di agrumi sono stati sequestrati dai Nas a Catania.
I prodotti ittici sequestrati
L’ispezione dei Nas di Catania si è concentrata nei locali di una piattaforma logistica di prodotti surgelati nella provincia etnea. In particolare all’interno di una cella di surgelati. All’interno sono stati trovati 110 chili di prodotti ittici presurgelati e stoccati a una temperatura di mantenimento non idonea alla loro conservazione. Nella stessa cella frigorifera sono stati trovati 900 chili di succo di agrumi concentrato con etichettatura irregolare. Cioè non idonea a definirne natura, origine e provenienza.
Piattaforma sospesa per carenze igienico-sanitarie

I prodotti ittici non correttamente conservati sono stati sequestrati. Il succo d’agrumi, invece, è stato sottoposto a blocco ufficiale per ulteriori accertamenti. Complessivamente, immessa sul mercato, la merce avrebbe fruttato circa tre milioni di euro. Al termine degli accertamenti, la piattaforma è stata sospesa per carenze igienico-sanitarie e sicurezza negli ambienti di lavoro. Una sospensione che durerà fino al ripristino delle irregolarità riscontrate. Il titolare dell’attività è stato denunciato in stato di libertà all’autorità giudiziaria competente.
I controlli dei Nas di Catania
Le attività ispettive sono state portate avanti dai Nas di Catania. Si tratta di attività per garantire la sicurezza alimentare lungo la filiera di produzione e, di conseguenza, la tutela della salute pubblica. Insieme ai carabinieri del nucleo antisofisticazioni e sanità, i controlli sono stati eseguiti anche dal personale del dipartimento di Prevenzione veterinaria, dello Spresal e dell’Igiene pubblica dell’Asp.