Entrambe le aree in Viale Regione Siciliana Nord-Ovest - sono state poste sotto sequestro insieme a tutti i macchinari e mezzi presenti all'interno
Sequestrati due impianti abusivi di demolizione Sei denunce nell’ambito dell’operazione Pit-stop
I carabinieri del Centro Anticrimine Natura carabinieri di Palermo con il supporto dei carabinieri della compagnia Piazza Verdi, a seguito di un’attività investigativa delle ultime settimane, hanno dato esecuzione – nell’ambito dell’operazione Pit-stop- a un decreto della Procura della Repubblica di Palermo per la perquisizione e il sequestro preventivo di un’area dove operava un impianto non autorizzato di demolizione di auto.
Presso l’impianto oggetto del sequestro – a Palermo in Viale Regione Siciliana Nord-Ovest – venivano giornalmente conferiti più autoveicoli, in alcuni casi, anche provenienti da furti. Venivano immediatamente smontati, da qui il nome dell’operazione, e una volta privati dei pezzi più facilmente commercializzabili, successivamente venivano smaltiti presso circuiti non sempre legali. I gestori dell’impianto, cinque palermitani: B.A., 54 anni; O.M., 31 anni; A.A, 34 anni; G.C., 28 anni; A. L., 27 anni erano sprovvisti di titolo abilitativo all’esercizio delle attività in menzione, «operavano in spregio alla normativa vigente in materia ambientale», riferiscono le forze dell’ordine. Ai cinque sono contestati i reati di associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio di mezzi provenienti da furto e gestione illecita di rifiuti pericolosi e non.
Durante le operazioni i carabinieri hanno rilevato, poi, la presenza di un’altra area prossima alla prima, anch’essa adibita quale impianto per la demolizione di autoveicoli. Hanno quindi effettuato un controllo amministrativo a seguito del quale è stata appurata l’assenza di autorizzazione all’attività. Dopo la perquisizione è stato deferito all’Autorità Giudiziaria il titolare dell’impianto, palermitano, G. A., classe 1968 per gestione illecita di rifiuti pericolosi e non. Entrambe le aree adibite ad impianto di demolizione sono state poste sotto sequestro insieme a tutti i macchinari e mezzi presenti all’interno.