A trovare il 24enne con il volto tumefatto e le manette ai polsi, mentre vagava in un terreno in contrada Santannera sono stati gli agenti delle volanti di Siracusa. I poliziotti hanno poi arrestato il 33enne G.C. per sequestro di persona e lesioni personali aggravate
Sequestra il cognato in sgabuzzino e lo picchia col bastone «Ha rubato un collier e tentato di bruciare il mio chiosco»
Manette ai polsi e volto tumefatto. Così gli agenti delle volanti della polizia di Siracusa, intorno alle 14 di ieri, hanno trovato un 24enne che si aggirava in un terreno in traversa Santannera. Dalle indagini è stato emerso che il
giovane sarebbe stato sequestrato e picchiato dal cognato che lo aveva rinchiuso in uno
sgabuzzino della propria abitazione dal quale il giovane era poi riuscito a scappare.
Stando a quanto ricostruito, il 33enne siracusano G.C. avrebbe avvicinato il cognato in via Immordini
costringendolo a salire in auto e portandolo in casa propria dove lo avrebbe poi ammanettato e picchiato – usando anche un bastone – lasciandolo poi rinchiuso.
La vittima, approfittando dell’assenza del cognato, è riuscita a liberarsi prendendo a
calci la porta dello sgabuzzino e a fuggire scavalcando la recinzione.
Interrogato dagli agenti, G.C. ha dichiarato di avere agito perché
esasperato dai comportamenti del cognato tossicodipendente che nei giorni precedenti
avrebbe rubato un collier del valore di circa 6mila euro e avrebbe anche tentato di
incendiare il chioschetto di cui l’arrestato è proprietario. Per tali motivi, G.C. è stato arrestato per i reati di sequestro di persona e lesioni
personali aggravate e, su disposizione dell’autorità giudiziaria, sottoposto agli arresti
domiciliari.
La vittima è stata accompagnata al pronto soccorso per le cure del caso.