Trecento chili di eternit nascosti in una macchina e destinati ad alimentare l’ennesima microdiscarica sull’Etna, in area protetta. Gli agenti di polizia del commissariato di Nesima quasi non potevano crederci quando, a un posto di blocco a San Giovanni Galermo, hanno fermato il pluripregiudicato catanese B. B., classe 1980, che sotto a un telo della sua automobile trasportava quell’enorme quantitativo di amianto. L’uomo avrebbe dichiarato di averlo smontato dall’abitazione di un cittadino – di cui però non ha voluto fornire il nome – dietro compenso in denaro.
Ma peggio: il 39enne avrebbe anche dichiarato di essere intenzionato a smaltire il materiale nell’area protetta del vulcano. Quando i poliziotti hanno controllato i suoi documenti, infine, hanno scoperto che non aveva la patente (non l’aveva mai presa) e che la macchina non era assicurata. Alla fine del controllo, lo hanno denunciato per traffico illecito di rifiuti e gli hanno sequestrato il veicolo. L’eternit sarà smaltito dal Comune di Catania.
La Squadra mobile di Palermo ha eseguito un fermo di indiziato di delitto nei confronti di un…
Diversi colpi d'arma da fuoco sono stati esplosi contro la saracinesca chiusa di un negozio…
Il ministero dell'Interno ha assegnato alla nave ong Resq People, che ha 63 migranti a…
Sono in corso delle indagini su un raid all'interno dell'istituto di anatomia patologica del Policlinico…
Auto vendute con un chilometraggio taroccato, ovvero scalato per avere un valore di mercato superiore,…
Quaranta miliardi di euro. Sarebbe questo il giro d'affari delle mafie in Italia. Un numero…