Seggio in casa di cura, indagine allargata ad altri elettori Richiesta di voto inoltrata con la carta d’identità scaduta

Un documento di identità scaduto. Sarebbe questo l’elemento alla base del caso degli anziani al voto alla casa di cura Maria Regina di Sant’Agata Li Battiati. Su cui stanno indagando parallelamente carabinieri di Gravina e Digos. La vicenda è scoppiata ieri a seguito della denuncia del figlio di una signora di 88 anni, ospite della struttura e che – secondo la ricostruzione del figlio – avrebbe votato a insaputa dei familiari anche se «non si muove da tre anni, non capisce più niente, non sa nemmeno mangiare da sola». Esprimendo anche una preferenza, sempre secondo la versione del parente, per l’onorevole Luca Sammartino, che in quella struttura aveva fatto campagna elettorale. Eppure, secondo quanto riporta la carta d’identità dell’anziana mostrata ieri dalla trasmissione Striscia la notizia, la signora non sarebbe neppure in grado di firmare: «Inabile alla firma», si legge chiaro nel documento. 

Com’è che, allora, proprio la firma della signora fa bella mostra di sé nella richiesta di poter votare inoltrata dalla casa di cura ai Comuni di Gravina di Catania, dove l’88enne è residente, e Santa Agata Li Battiati, dove si trova domiciliata presso la struttura? La risposta è quasi un trucco di illusionismo: a rendere possibile il voto sarebbe stata sempre la carta d’identità della signora, ma spedita ai Comuni in una versione precedente – e scaduta – dove non è riportata la sua incapacità di tenere la penna in mano. Quello che in queste ore le forze dell’ordine stanno cercando di capire è se la vicenda riguardi anche gli altri 47 votanti del seggio speciale

MeridioNews, intanto, ha cercato di capire di più su questo doppio documento. Il primo, rilasciato dal Comune di Gravina e scaduto a metà dell’anno scorso; il nuovo, con la dicitura «inabile alla firma», rilasciato dagli uffici di Sant’Agata Li Battiati il 15 giugno 2016. «Per noi non era importante avere ricevuto un documento scaduto, perché si può votare lo stesso – spiega Carmela Lizzio, responsabile dell’ufficio elettorale di Gravina – La legge elettorale cerca di favorire il più possibile la partecipazione al voto». Forse anche troppo. Risalendo la corrente, a inviare la carta d’identità non più valida, a corredo della domanda di voto dell’anziana, è stata la casa di cura Maria Regina. 

«La versione in nostro possesso è quella scaduta – replica pronto Borzì – La nostra assistente sociale ha l’obbligo di avere i documenti sempre aggiornati, per questo abbiamo chiesto più volte ai figli la nuova carta di identità della madre, ma non l’abbiamo mai ricevuta». Come che sia, il dubbio resta sempre lo stesso: se l’anziana di recente è stata giudicata inabile alla firma, come ha fatto a votare? Più semplice nel caso in cui abbia solo messo una X, più difficile qualora abbia espresso una preferenza. Secondo la casa di cura Maria Regina, «la signora è perfettamente in grado e gli stessi figli ci hanno sempre chiesto di farla muovere e partecipare alle iniziative della struttura». L’esercizio del voto come attività ricreativa, insomma. «Che gli anziani si muovano è utile, ha un fine nobile – conclude Borzì – Il figlio era stato avvertito dall’assistente sociale che c’era la possibilità di andare a votare e lui ha risposto: “Per me mia madre può fare quello che vuole“».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]