Scomparsi 11 aerei a Tripoli. Li vogliono utilizzare come ‘regalo’ per l’11 settembre?

LA NOTIZIA LA SI LEGGE SU TANTI SITI. E FA UN PO’ PAURA PERCHE’ MANCANO POCHI GIORNI ALL’ANNIVERSARIO DEL’ATTACCO ALLE TORRI GEMELLE

La notizia non è piacevole, considerato che mancano pochi giorni all’anniversario dell’11 settembre. A Tripoli sono spariti 11 aerei di linea. Ne parlano tanti siti. Noi la leggiamo sul tempo.it, che pubblica un servizio approfondito.

In tutti i siti c’è scritto che questi aerei potrebbero essere utilizzati come ‘regalo’ per ricordare l’11 settembre. Magari per colpire Paesi dove sono localizzati basi militari e, in generale, strumentazioni militari.

Meno male che in Sicilia c’è il Governo di Rosario Crocetta che, con i suoi giornalieri strafalcioni e con le sue clientele, tiene impegnata la mente di milioni di siciliani. Altrimenti potremmo cominciare a trovare il tempo per preoccuparci, visto che nella nostra Isola, tra basi militari e Muos, non ci facciamo mancare niente.

La notizia desta molte preoccupazioni. “Gli ufficiali americani – leggiamo sul Tempo.it – temono che in realtà siano molti di più quelli che mancano alla conta. Ma per ora, undici aerei commerciali sono sicuramente spariti da un mese… I velivoli sono stati presi in consegna da un gruppo terrorista che si chiama Alba libica che era riuscito a prendere il controllo dell’aeroporto di Tripoli”.

In Libia, è noto, la situazione è deteriorata. E quello che si legge non è affatto tranquillizzante:

“Sì, ci sono degli aerei che mancano all’appello – ha dichiarato una fonte ufficiale -. Temiamo che possa succedere nuovamente un 11 settembre”.

Per la cronaca, l’11 settembre non è solo l’anniversario dell’attacco alle Torri Gemelle di New York e dell’attacco al Pentagono; in questa data – che, come si può notare, per i terroristi è importante –  si ricorda anche l’attacco all’ambasciata americana a Bengasi, in Libia. Uu attentato che costò la vita a quattro gli americani, compreso l’ambasciatore statunitense Christopher Stevens.

“Domenica il governo libico ha annunciato di aver perso definitivamente il controllo della capitale – leggiamo sempre su iltempo.it -. I combattimenti contro i gruppi radicali, come Ansar Al Sharia e Alba Libica erano stati infruttuosi. Ansar Al Sharia, nello specifico, è collegata con l’ISIS il che rende tutto molto più pericoloso. L’esperto militare marocchino, Abderrahmane Mekkaoui, parlando con Al Jazeera, ha dichiarato che gli aerei sarebbero stati prelevati da un ennesimo gruppo terrorista dal nome “Masked men Brigate”.

Le tesi degli esperti sono svariate. C’è chi dice che è improbabile che gli aerei spariti vengano utilizzati per attacchi all’Europa e agli Usa. E chi sostiene che potrebbero essere lanciati contro i pozzi petroliferi dell’Arabia Saudita.

Come volevasi dimostrare, “l’esportazione della democrazia con le armi” in Libia non ha portato la pace. Oltre a danneggiare l’economia italiana, ha acceso un focolaio di guerra nel cuore del Mediterraneo.

Foto tratta da tech-media.it 

 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]