Mentre i partiti si leccano le ferite, anche se le operazioni di scrutinio non sono ancora complete, si cominciano ad analizzare gli elementi salienti di questa tornata elettorale.
“Scommettiamo che sarà Micciché il presidente dell’Ars”?
Mentre i partiti si leccano le ferite, anche se le operazioni di scrutinio non sono ancora complete, si cominciano ad analizzare gli elementi salienti di questa tornata elettorale.
Abbiamo sentito il senatore del Pdl, Pino Firrarello, che in sostanza dice che la presunta vittoria di Rosario Crocetta è stata determinata dal ritiro, molto controverso, di Claudio Fava.
Abbiamo sentito Gianfranco Miccichè, leader di Grande Sud, che con LinkSicilia ha parlato di una “Sicilia che cambia”.
E, col passare delle ore, si cominciano ad avanzare sospetti. Torna in primo piano, infatti, l’ipotesi del patto ‘Croc-ché”, cioà tra Crocetta e Micciché:
“Scommettiamo che sarà Micciché il nuovo presidente dell’Ars con Crocetta governatore?” ha detto durante una trasmissione su Trm, Pietro Alongi, candidato del Pdl.
Se così fosse, in effetti, non sarebbe l’unico a dubitare sulla trasparenza delle coalizioni vere e presunte in queste elezioni…