Foto della pagina Facebook Carlo Auteri

Caso Auteri, il deputato regionale si autosospende da Fratelli d’Italia

Il deputato regionale Carlo Auteri si è autosospeso da Fratelli d’Italia. La decisione arriva dopo il servizio mandato in onda su La7 dalla trasmissione Piazzapulita – a proposito di alcuni finanziamenti regionali (quasi 500mila euro) che sarebbero andati ad alcune realtà culturali legate alla madre e alla moglie di Auteri – e dopo le frasi dette da Auteri in uno dei bagni dell’Assemblea regionale siciliana (Ars) nei confronti di Ismaele La Vardera, deputato regionale del gruppo Misto. Nella registrazione audio effettuata da La Vardera, Auteri dice (in dialetto siciliano): «Non dire cose gravi, perché guarda che io sono pazzo. Tu a me non mi conosci. Poi registri col telefono… Non ti permettere di dire ai colleghi “ha dato soldi alla madre”, perché io ti affogo là dentro. Tu a me non mi conosci. Guarda che io sono fuori di testa. Se tu a me mi fai girare la minchia, vedi che io non sono come gli altri, tutti savoir faire, la politica… Vedi che io mi scordo che faccio il parlamentare, ti prendo e ti butto là sotto. È chiaro? Non ti permettere mai di dire a un collega che io ho dato soldi a mia madre, perché io ti do legnate ovunque tu sia: qua dentro, fuori… Poi chiami i carabinieri, chiami chi ti pare. Capito? È chiaro? Questa cattiveria che tu hai la puoi utilizzare con chi vuoi, ma non dire mai cose che non esistono. È chiaro? Perché guarda che io non sono normale. È chiaro? Perché voi dovete fare le cose se avete i coglioni di farle. Tu non devi dire minchiate».

«In queste ore, a seguito della vicenda che mi ha coinvolto, ho deciso di autosospendermi dal partito di Fratelli d’Italia per tutelare il buon nome della mia comunità e della politica che rappresento – scrive Auteri in una nota – Voglio che sia fatta piena chiarezza su ogni aspetto delle accuse che mi sono state rivolte, e lo farò carte alla mano, con la massima trasparenza e serenità», continua Auteri. «Mi sento vittima di una situazione strumentalizzata, dove dettagli e tempistiche sono stati riportati in modo parziale – dice il deputato regionale – I fondi di cui si parla risalgono al periodo Covid e sono stati erogati prima che io entrassi all’Ars, il 18 gennaio 2023. Questo fatto, che ritengo cruciale, è stato ignorato. Sono quindi determinato a dimostrare la mia integrità e il rispetto della legge, che ha sempre guidato il mio operato. Nel frattempo – conclude Auteri – sospendo ogni mia attività nel partito, in attesa che la verità venga chiarita in tutte le sedi opportune».


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