A incrociare le braccia gli autisti degli autobus che aderiscono all'agitazione proclamata dai Cobas e sette membri del personale dell'officina. In città si sono registrati disagi per i cittadini in alcune zone. I dati sono stati diffusi dall'amat
Sciopero dei trasporti, adesione a Palermo «Fermo il 50% dei bus e il 100% dei tram»
A seguito dello sciopero nazionale di 24 ore dei trasporti, che a Palermo si svolge dalle 8.30 alle 17. 30 proclamato dalla sigla sindacale Cobas – Trasporti, alle 12 (punta massima) il Comune di Palermo ha diffuso i dati sull’adesione. I bus rientrati in autoparco sono stati 95 su 190 in servizio (oltre il 50 per cento), i tram rientrati sono 15 su 15 (100 per cento), nessun membro del personale amministrativo invece ha aderito allo sciopero mentre hanno incrociato le braccia sette impiegati del personale dell’officina. In città si sono registrati disagi per i cittadini in alcune zone.
È questo il bilancio dello sciopero a Palermo, dove i Cobas hanno sostenuto la protesta decisa a livello nazionale per «tutelare i diritti consolidati nel tempo dagli autoferrotranvieri» e per respingere al mittente «ogni ipotesi di privatizzazione, liberalizzazione e finanziarizzazione dei trasporti». «All’Amat la protesta ha registrato un notevole successo, viste le alte percentuali di adesione degli autisti». A dirlo è Carlo Cataldi, coordinatore regionale dei Cobas Lavoro Privato settore Trasporti, secondo cui «l’Amat, fornendo dati al ribasso, peraltro smentiti dai fogli di servizio, ha comunque messo in evidenza il vero problema di questa azienda: la mancanza di mezzi». «Con appena 190 bus – conclude Cataldi – non si riesce a garantire un servizio di trasporto pubblico degno della quinta città d’Italia per popolazione, quarta per presenze turistiche. Il rilancio dell’azienda non può che passare da un considerevole incremento delle vetture e dalla nomina di un management all’altezza di predisporre un piano di trasporto integrato metropolitano».