Stamani, in una piazza centrale del paese, una volante dell'Arma è stata data alle fiamme. I militari erano sul mezzo quando sono stati avvicinati con una scusa da un uomo - un disoccupato 40enne con precedenti - che ha appiccato l'incendio, versando del liquido infiammabile. Provando poi a fuggire. Guarda le foto
Scicli, pregiudicato dà fuoco ad auto dei carabinieri I militari erano a bordo, sono riusciti a fermarlo
«Una scena da film». Commenta così la lavoratrice di un esercizio pubblico che ha assistito all’incendio di un auto dei carabinieri in piazza Italia, in pieno centro a Scicli, in provincia di Ragusa, stamattina intorno alle 10.30. I militari erano a bordo della vettura quando sono stati invitati a fermarsi da un uomo, Gianluca Agolino, che avrebbe chiesto informazioni. Un pretesto. In pochi attimi ha rovesciato sul mezzo del liquido infiammabile da una bottiglietta e ha appiccato il fuoco con un accendino. Mentre le fiamme iniziavano a ricoprire il tetto della vettura, l’uomo, correndo, ha tentato la fuga. I carabinieri, scesi dall’auto per il pericolo, aiutati da due colleghi fuori servizio che si trovavano in piazza, sono riusciti a fermarlo e arrestarlo.
Una folla, allarmata dalle fiamme, è accorsa dagli edifici sulla piazza. I carabinieri, con l’aiuto dei cittadini intervenuti, sono riusciti a controllare l’incendio, che è stato definitivamente spento dai vigili del fuoco di Modica. «Quando ho sentito gridare “al fuoco” siamo corsi fuori con l’estintore – racconta la titolare di un esercizio commerciale – e in tre (il bidello, un impiegato di banca e un collega) hanno controllato le fiamme, oltre che i carabinieri».
L’autore del gesto è un disoccupato pregiudicato quarantenne, residente in paese. È stato arrestato ed è accusato di tentato omicidio, danneggiamento aggravato, interruzione di pubblico servizio e porto d’arma atta ad offendere. Quando è stato portato negli uffici della tenenza dei carabinieri di Scicli infatti i militari gli hanno sequestrato anche un coltello e un passamontagna, oltre l’accendino con cui aveva appiccato l’incendio. I motivi dell’azione risultano ancora sconosciuti. Adesso l’uomo si trova nel carcere di Ragusa.