Schemi e aspettative: trappole nascoste

Quante volte ti è capitato di avere un evento in programma e di immaginare come vorresti che
andasse?
Che si tratti di un compleanno, di una semplice uscita con gli amici o di una riunione di lavoro, nel
momento stesso in cui fantastichiamo su cosa vorremmo accadesse in una determinata
situazione, creiamo delle aspettative e delineiamo così degli schemi di pensiero. 

Questo sistema non fa altro che limitare la libertà delle nostre emozioni rispetto a ciò che
potrebbe realmente verificarsi. Durante l’attesa dell’evento la tua mente ti farà visualizzare nei minimi particolari la scena perfetta, come se si trattasse di un vero e proprio film, convincendoti che quello che stai
vedendo sia esattamente ciò che dovrebbe accadere affinché tu possa essere felice. Dato che all’interno di quella scena però entreranno in gioco anche elementi che sono al di fuori
del tuo controllo
, come ad esempio i pensieri e le emozioni di altre persone, è molto probabile che
si verifichi qualcosa di diverso rispetto a ciò che avevi pensato. 

Ecco che l’emozione predominante sarà un profondo senso di delusione e amarezza: l’unica cosa
che riuscirai a vedere nitidamente in quel momento sarà una scena diversa da quella che avevi
immaginato e non quella che realmente hai davanti ai tuoi occhi. Le aspettative rovinano il presente e ti impediscono di vivere ciò che di bello questo può
offrirti;
in un certo senso, è come se ti privassero della lucidità attraverso schemi che limitano la
tue sensazioni.

Il problema è che lì per lì non riesci neanche a capire perché stai provando quel senso di
insoddisfazione, ma dai la colpa e lo associ al fatto che il fidanzato non sia stato abbastanza
galante, al fatto che gli altri non siano stati abbastanza attenti alle tue esigenze o semplicemente
al fatto che quell’evento lo immaginavi in modo diverso. Che tu lo voglia o no, il perché è legato all’aver creato degli schemi e standard di pensiero prima
di una determinata situazione, impedendoti così di lasciarti sorprendere dalle reazioni che tu
stesso avresti potuto sperimentare. 

Adesso che abbiamo visto come funziona la “trappola” delle aspettative, cerchiamo di
capire perché questa si innesca. Molto spesso quel senso di insoddisfazione è legato al voler mantenere un certo status
sociale agli occhi degli altri
, cioè dimostrare di essere quella persona che ottiene determinati
risultati e riceve particolari attenzioni. 

Probabilmente nelle tue esperienze passate hai sentito pronunciare critiche da persone a te vicine
(parenti, amici, insegnanti, ecc..) nei confronti di qualcosa o qualcuno che non era abbastanza
per come doveva essere ai loro occhi, affinché fosse degno di attenzione e riguardo. Di
conseguenza, la tua mente ha associato la diversità rispetto a uno standard a qualcosa di non
adatto
per essere accettato, amato e rispettato dagli altri. Col tempo, senza rendertene conto,
quel modo di pensare è diventato sempre più tuo. 

Le nostre aspettative sono molto spesso in relazione al giudizio degli altri e non ai nostri
reali desideri.
Questo ci fornisce una chiave di lettura molto utile, perché significa che se non ci
lasciamo influenzare da ciò che pensano gli altri riusciamo a vivere quel momento in maniera
piena, facendoci sorprendere da ciò che potrebbe riservarci. Quindi il primo passo per evitare tutto questo è quello di riconoscere questo meccanismo e
fare caso a quando e a come si presenta.
 

Scommetto che già adesso ti sarà venuto in mente qualche aneddoto. Tienilo con te, perché
questa consapevolezza ti permetterà di cambiare il tuo atteggiamento verso le esperienze future. Colgo l’occasione di questo periodo dell’anno per farti un esempio molto banale, ma chiaro

È Natale. Immagini che tuo marito ti comprerà un regalo in particolare, proprio quello di cui gli hai
parlato tante volte e che quindi ti aspetti. Arriva quel giorno, ma una volta scartato il pacco ti
rendi conto che ciò che hai davanti non corrisponde a ciò che immaginavi. Chi dice che il regalo che hai ricevuto sia necessariamente “inferiore” a ciò che ti aspettavi? I tuoi
schemi mentali e le tue aspettative.
Se invece avessi vissuto quel momento permettendo a quella persona di sorprenderti, magari
avresti potuto provare delle emozioni più intense di quelle che avevi immaginato. 

Attenzione, questo non significa volare basso o accontentarsi di risultati mediocri, tutt’altro:
significa darsi la possibilità di vivere il momento presente prendendo tutto ciò che di bello ha da
offrirci.
Quindi, l’unica aspettativa utile è quella di assaporare ogni cosa che capita con una mentalità
aperta e costruttiva per viverla al meglio e imparare a conoscere se stessi sempre di più.

Se vuoi saperne di più sull’argomento o per qualsiasi domanda scrivi a:
susannamineomentalcoach@gmail.com


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]