Di fausta fabri
Scelto da facebook/ Riflessioni nel Parco dell’Uditore di Palermo
di Fausta Fabri
Riporto quanto ho scritto ieri sera al rientro dal Parco Uditore… con qualche aggiustamento, perché penso di farne l’incipit del mio prossimo libro: questa volta un romanzo.
“Il Parco Uditore sta diventando sempre più accogliente e ricco di piante e fiori. Ci sono fichi, albicocchi, ciliegi, peschi, fichi d’india, giglietti selvatici, pratoline, girasoli, petunie… una meraviglia! E poi, le erbe profumate: menta, rosmarino, basilico, origano. Già si preparano a diventare mature le more, fitte fitte, aggrappate con forza ai loro rami spinosi.
Si respira un’arietta fresca: come la carezza di un angelo!
E’ qui che passerò le mie sere d’estate. Mi seggo, guardo intorno, sento le voci allegre dei bambini che si arrampicano sulle cordicciole del quadro svedese, che si rincorrono, bisticciano un po’… poi qualche momento di silenzio, e tutto ricomincia. Ma quello che mi prende di più è ‘pensare’: vecchio vizio che mi porto dietro fin da bambina. Seguo la rete delle mie riflessioni, ripercorro i tratti delle mie memorie più care, mi intenerisco, rimpiango, ricerco i miei errori… mi assolvo.
Stare da sola lì, non mi dispiace; anzi se qualcuno si avvicina e mi parla, mi dà fastidio. E’ come se mi si svegliasse all’improvviso, e mi ritrovassi a dover conversare con il passante attaccabottoni per non lasciarlo male; poi… quasi sempre di banalità: il tempo, la strada interrotta, il costo della vita…
La verità è che, alla fine, sono scorbutica e che mi piace dondolarmi sull’altalena dei miei sogni, sempre allo stesso ritmo, avanti e indietro, in uno spazio tutto mio, dove lente lente si snodano nel torpore del pigro, le note di una dolce malinconia.
Ore 20,00 passa il ragazzo in bicicletta per avvertire che il parco sta chiudendo.
Mi avvio, compro il pane e torno a casa, dove resterò l’intero domani e poi l’altro e così ancora e ancora… con i miei gatti, il mio pianoforte, e con voi miei cari amici di facebook. Mi messaggerà Serena, mi chiamerà qualche amica al telefono, e all’ora x… parlerò con mia figlia per sapere le ultime notizie e fare i nostri stramboletti: discorsi a senso sì e a senso no. Bellissimo!
Foto tratta da mobilitapalermo.org