Tristezza e poverta' non possono andare insieme: sarebbe insopportabile
Scelto da facebook/ Anche nella miseria gli africani non rinunciano alla gioia di vivere
TRISTEZZA E POVERTA’ NON POSSONO ANDARE INSIEME: SAREBBE INSOPPORTABILE
di Mirella Abela
… oggi ho toppato!!! E di brutto!!! Un uomo senegalese mi aiutava a fare manovra e teneva dei libricini in mano … Una volta scesa mi ha chiesto se ne volessi comprare uno … Gli ho domandato il prezzo e lui mi ha risposto Sei euro e novanta … Non mi andava di spendere sei euro e novanta e gli ho detto: Senti ti do un euro ma il libro non lo voglio … Lui ha risposto: A me non piace questo! Ti do un libro per giovani o per adulti a 5 euro … Ho comprato quello per adulti … Ho letto qualche sin da subito qualche rigo di “Il cielo sopra Ibraima” – Come gli immigrati giudicano gli Italiani -: Gli immigrati, all’unisono, la pensano nel medesimo identico modo sui costumi, le abitudini, i modi di fare degli Italiani. I Senegalesi ci chiamano “tubab”, uomo bianco, il suo ostentato senso di superiorità; il suo sentirsi più intelligente; l’attaccamento esagerato alle cose; la sua insicurezza (assicura tutto: gli oggetti, la casa, la vita); il modo tracotante di agire, quando beve alcolici o fuma le sigarette; il suo rifiuto dell’idea della morte. Nella cultura Africana c’è la capacità di sottomettersi ad un destino crudele, affrontando dignitosamente ogni avversità.
Anche nella miseria gli Africani non rinunciano alla gioia di vivere, perchè tristezza e povertà non possono andare insieme: sarebbe un peso insopportabile … Questa sera ho fatto un utile acquisto!