Il presidente dell'associazione Genesis che cura il progetto «Pizzo Archaeology Field School» sottolinea l'importanza della valorizzazione dei beni culturali, garantendo la prosecuzione della ricerca nella zona e formando i giovani neolaureati e laureandi in archeologia su tecniche di scavo e termini linguistici appropriati
Scavi a Ciminna, partecipa il Museo di Londra «Formazione per i giovani archeologi di domani»
Una campo scuola internazionale dove preparare i giovani archeologi di domani, grazie a una campagna di scavi sul Pizzo di Ciminna, nel Palermitano. Un modo per «continuare a cercare risposte utili dal punto di vista scientifico e dare allo stesso tempo l’opportunità a giovani archeologi neolaureati o laureandi di perfezionarsi e accedere anche al mondo del lavoro», spiega Andrea Masi, presidente dell’associazione culturale Genesis. Da un altro punto di vista è anche un modo per continuare la ricerca nella zona: «Gli scavi sono fermi da dieci anni, l’ultimo è stato finanziato dal Comune di Ciminna nel 2005» sottolinea Masi.
L’associazione ha organizzato la campagna «Pizzo Archaeology Field School» nell’ambito del progetto Museo Diffuso Territoriale, finanziato dalla Presidenza dei ministri – Dipartimento della gioventù. «Abbiamo vinto un bando nazionale giovani per la valorizzazione dei beni pubblici con il progetto Museo diffuso e territoriale – continua Masi – Tra i tanti progetti e le attività di laboratorio ci sono anche i campi scuola di archeologia per preparare i giovani archeologi sia dal punto di vista delle tecniche di scavo, che dal punto di vista linguistico, dato che le attività si svolgeranno in inglese».
Agli scavi diretti dalla Soprintendenza dei Beni Culturali di Palermo, prenderà parte, dal 4 al 30 luglio, la sezione archeologica del Museum of London (Mola) che «a sua discrezione selezionerà i migliori per offrirgli un’esperienza lavorativa nella captale inglese», aggiunge Masi. Il museo londinese metterà a disposizione il proprio personale durante i laboratori di metodologia e tecniche di scavo che si svolgeranno durante la campagna di ricerca. «Vorremmo che partecipassero neolaureati o laureandi siciliani – conclude il presidente dell’associazione – ma l’iscrizione è aperta a tutti. Stiamo pubblicizzando il progetto anche in America e in Europa».