Calogero Zicari si dichiara pronto a impugnare l'accordo tra il proprietario del sito e l'associazione Mareamico, che porterebbe l'introduzione di un ticket di tre euro per accedere all'area. I quali a loro volta sottolineano che a guadagnarci dalla nuova gestione sarebbe anche l'amministrazione comunale di Realmonte
Scala dei Turchi, Comune contro biglietto d’ingresso Sindaco: «Sì alla tutela, ma spiaggia resti pubblica»
La Scala dei Turchi, straordinario sito paesaggistico, visitato da turisti che arrivano da tutto il mondo, continua a dividere. Il sindaco di Realmonte, Calogero Zicari, è pronto a impugnare l’accordo, siglato tra il titolare dell’area Ferdinando Sciabarrà e l’associazione Mareamico per la gestione della spiaggia. L’intesa è stata siglata all’inizio della settimana, alla presenza di un notaio, e prevede che Mareamico sia a capo di un cartello di associazioni che assuma la responsabilità di gestire la Scala dei Turchi, assicurandone la vigilanza e la tutela, in cambio di un ticket di ingresso di tre euro. Dal pagamento del biglietto sarebbero esclusi i residenti di Realmonte e i ragazzini che non hanno ancora compiuto 13 anni.
«Sia chiaro che non abbiamo nulla contro un progetto di gestione che assicuri la tutela della Scala dei Turchi – dichiara Zicari, che già la sera in cui era stato annunciato l’accordo si era detto pronto ad adire le vie legali – ma francamente siamo stati presi alla sprovvista dalla scelta di Sciabarrà. Solo il giorno prima ci era stata inviata copia del contratto, perché ne prendessimo visione, e l’indomani ha avuto luogo la conferenza stampa per annunciare che tutto era stato già fatto».
La questione Scala dei Turchi è controversa da sempre, ma finora nessun giudice si è pronunciato per stabilire a chi appartiene la titolarità del sito Unesco. «Noi non diciamo – aggiunge il primo cittadino di Realmonte – che la Scala dei Turchi è sicuramente del Comune, e abbiamo deciso di rivolgerci ai giudici perché stabiliscano, con esattezza, di chi è la proprietà. Abbiamo già incaricato il legale Vincenzo Caponnetto affinché prepari un ricorso al giudice civile». Zicari poi ribadisce l’apertura del Comune nei confronti di soluzioni che favoriscano la salvaguardia del sito. «Riteniamo che l’uso pubblico della Scala dei Turchi non vada messo in discussione, ma una disciplina che imponga la guardiania e la tutela dell’area, per evitare che qualcuno la danneggi, o che si registrino incidenti, è necessaria. Saremmo pronti, tra l’altro, a presentare un progetto nostro».
Dal canto proprio, Mareamico è intenzionata ad però va avanti. «Rimaniamo convinti – assicura il presidente Claudio Lombardo – che questa sia un’iniziativa storica. Finalmente ci sarà la possibilità di tutelare un’area che, nel mondo intero, è più unica che rara. Grazie a questa nuova gestione e al servizio di vigilanza che attiveremo, non potrà più succedere che qualcuno stacchi un pezzo di marna bianca e se lo porti a casa, o addirittura che vi faccia un buco per piantarvi l’ombrellone. Insieme a Marevivo e ad altri soggetti stiamo costituendo un cartello di associazioni tra chi, nel corso degli anni, si è impegnato per tutelare la Scala dei Turchi».
Da Lombardo, poi, arriva un appello all’amministrazione comunale di Realmonte. «Vorremmo che il Comune aderisse al progetto, divenendone parte integrante. Qui stiamo parlando della tutela, e della valorizzazione, di un’area che appartiene all’umanità intera. Finora il Comune ha sostenuto dei costi per la manutenzione del sito, in questo modo otterrebbe dei guadagni. Siamo pronti – conclude il presidente di Mareamico – a girare all’ente quanto incasseremo con il ticket di ingresso, per fare in modo che queste somme siano reinvestite per progetti di tutela della Scala dei Turchi».