«Saviano se te ne vai, portati la camorra», è la frase apparsa sul muro di via Vanasco – in pieno centro storico – già teatro qualche mese fa di un’altra scritta infamante nei confronti di Roberto Saviano, scrittore simbolo della lotta contro la camorra.

La frase, anonima e siglata da uno spray di colore nero, è stata notata da alcuni passanti nella centralissima via del capoluogo etneo. A poca distanza da quella che alcuni operai del Comune di Catania avevano coperto, «Saviano ti meriti la camorra», su ordine dell’amministrazione di Palazzo degli elefanti.

Era febbraio quando in un muro della stessa via, una traversa di via Umberto, in pieno centro storico, era stata notata dai alcuni cittadini la scritta choc «Saviano ti meriti la camorra». La notizia aveva presto fatto il giro dell’Italia attraverso i social network. Lo scrittore, giornalista e saggista italiano aveva affidato prima al proprio profilo Facebook e poi alle pagine del settimanale l’Espresso del 20 febbraio 2013 la propria risposta. «L’ennesima infamia subita non mi infastidisce. Mi ha fatto però riflettere. A volte mi sembra davvero di meritarla la camorra. Di meritarla io, di meritarla tutti», aveva scritto sul settimanale di politica, cultura ed economia.

Immediata era stata la solidarietà nei confronti dello scrittore da parte della rete. Il Comune di Catania aveva prontamente cancellato la frase offensiva e il sindaco Enzo Bianco aveva affidate le proprie scuse ad una nota in cui invitava l’autore di Gomorra a visitare il capoluogo etneo «per parlare di quella mafia che ruba il presente e il futuro agli onesti», aveva detto tramite nota il primo cittadino.