Nonostante la pioggia, erano quasi in trecento ieri a Milano per la diretta in streaming di Raiperunanotte. Uno sciopero bianco dei giornalisti della televisione pubblica, ma anche e soprattutto degli abbonati. Per un'informazione libera e plurale
Santoro Mundial
Una piazza, almeno trecento persone, un maxischermo. Persino qualche bandiera italiana. Tutti seduti per terra, nonostante la pioggia e il segnale del satellite che va e viene. Una scena da mondiali di calcio, ma alle colonne di San Lorenzo, giovedì sera a Milano, erano tutti con il naso in su per vedere Raiperunanotte. La trasmissione, in diretta dal Paladozza di Bologna, rimbalza sul satellite e viene ripetuta in duecento piazze italiane, 30 radio, 40 emittenti televisive e migliaia di blog e siti internet. Dopo lo stop ai talk show voluto dal consiglio d’amministrazione della Rai, Michele Santoro e la redazione di Annozero aggirano il divieto dilagando sul web.
Secondo gli organizzatori, Raiperunanotte “è il più grande evento della storia del web italiano”. Il programma raggiunge il 13% di share tra tv satellitari e locali. I siti internet del Corriere della Sera e di Repubblica, YouDem, CurrentTV e il Tg3 esauriscono la disponibilità di banda.
Santoro apre lo spettacolo citando Danilo Dolci, l’uomo che 40 anni fa sfidò la censura aprendo la prima radio libera a Partinico, in Sicilia. E si discute proprio di libertà di stampa e censura, tra processi, intercettazioni e immoralità della classe politica.
Applausi per Elio e le storie tese, fischi per Morgan, standing ovation per Marco Travaglio. A Bologna come a Milano. Risate e grande attesa anche per l’intervento di Daniele Luttazzi, che manca dagli schermi Rai da otto anni e afferma sicuro: “Odiare i mascalzoni è nobile”. Video messaggi arrivano da Milena Gabanelli, conduttrice di Report, e Roberto Benigni. Tra gli altri ospiti, anche Vauro, Gad Lerner, Giovanni Floris e Antonio Cornacchione.
Tutti con una promessa, quella di Michele Santoro e Sandro Ruotolo: “Giuriamo solennemente che la faremo sempre fuori dal vaso”.