Di autorizzazioni per le strutture ambulanti l'assessorato alle Attività produttive, in occasione delle celebrazioni agatine, ne ha rilasciate poco più di un centinaio. Alcuni banchetti regolari, però, sono stati spostati in tutta fretta. Come quello che, all'incrocio tra via Umberto e via Caronda, era montato sulle strisce pedonali
Sant’Agata, due euro al metro quadro per il suolo Le bancarelle più grandi? Pagano 36 euro al giorno
Due euro al metro quadrato al giorno. Tanto costa l’occupazione del suolo pubblico nelle vie centrali di Catania. Anche nei giorni della festa di Sant’Agata, quando le strade della processione e le zone limitrofe si riempiono di ambulanti che vendono i prodotti dolciari tipici di questi giorni di febbraio. Per l’edizione 2016 delle celebrazioni agatine le autorizzazioni che sono state rilasciate fino a questo momento sono poco più di un centinaio. Quasi tutte nel centro storico e per la maggior parte autorizzate a partire dal 30 gennaio e fino al 6 febbraio. Con l’eccezione di quelle, poche, che hanno scelto di fermarsi fino al giorno dell’ottava, il 12 febbraio.
L’assessorato alle Attività produttive ha disposto un piano d’accordo con la polizia municipale e la protezione civile. Ma gli aggiustamenti in corsa non sono infrequenti. Perché, in alcune occasioni, le bancarelle sono finite dove non avrebbero dovuto essere. Come quella grande sei metri per tre all’incrocio tra via Umberto e via Caronda, proprio sulle strisce pedonali e in prossimità di una curva. Montata venerdì sera, è stata rimossa nella tarda mattinata di sabato e spostata in un luogo più consono: tra via Etnea e via di Sangiuliano, ai Quattro Canti. Dislocata anche la struttura di via Roccaforte, di fronte a un istituto bancario: impediva il transito delle ambulanze, ma l’amministrazione se n’è accorta solo a cose fatte.
«Stabiliamo un piano di massima, poi coi sopralluoghi costanti ci accorgiamo delle eventuali modifiche da fare», dicono dagli uffici. Le dimensioni dei banchi ambulanti autorizzati dipendono dall’ampiezza della strada o da quella del marciapiede. Le bancarelle di dimensioni maggiori sono quelle da sei metri per tre; le più piccole, invece, misurano quattro metri in larghezza e un metro in profondità. Ogni giorno la più grande paga al Comune di Catania 36 euro per l’occupazione del suolo pubblico, che diventano quattro euro nel caso dei banchetti più minuti. Concessioni temporanee normate da un regolamento coordinato approvato nel 2012.
«Il pagamento è anticipato e viene riscosso prima del ritiro della concessione», spiegano ancora da Palazzo degli elefanti. Che sta ultimando proprio in queste ore i controlli sulla regolarità del posizionamento delle strutture autorizzate. Nei prossimi giorni la palla passerà alla polizia municipale, alla quale spetterà il controllo su scontrini e pagamenti. E che dovrebbe avere a disposizione il prospetto completo delle bancarelle regolari, in modo da poter più facilmente stanare quelle abusive. In un’attività di contrasto a una delle illegittimità denunciate con più forza dal comitato per la legalità nella festa di Sant’Agata. Ma rispetto alla quale, fino a questo momento, le forze messe in campo si sono sempre rivelate insufficienti.