La segnalazione è arrivata stamattina alla sala operativa dei vigili del fuoco di Catania. Le operazioni si stanno concentrando nello specchio d'acqua davanti ai faraglioni. Pescatori e sub hanno raccolto l'appello del fratello del 22enne. Guarda le foto
S.M. La Scala, falso l’allarme su sagoma galleggiante Ricerche di Enrico continuano nella zona di Aci Trezza
Una sagoma galleggiante nello specchio d’acqua antistante i faraglioni di Aci Trezza. È questa la segnalazione ricevuta questa mattina dalla sala operativa del comando provinciale dei vigili del fuoco di Catania. Squadre terrestri, unità navali e aeree e il nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco si sono concentrate sull’area segnalata le ricerche di Enrico Cordella, il 22enne ancora disperso dopo essere stato travolto dalla mareggiata di domenica pomeriggio sul molo della frazione marinara di Santa Maria La Scala. Sul molo, ad attendere notizie, ci sono i familiari di Enrico. Dopo diversi minuti però l’allarme si è rivelato infondato. Quello avvistato in mare non era il cadavere di una persona ma, come confermano fonti di MeridioNews, un sacco pieno di immondizia.
Intanto, dalle 7 di questa mattina dieci barche con gli specchi e un gruppo di sub stanno controllando le acque della costa acese fino alla zona di Santa Caterina. Nelle operazioni sono impegnati soprattutto i pescatori di Santa Maria La Scala che conoscono bene la zona e hanno risposto all’appello lanciato ieri dal fratello di Enrico e dal parroco della frazione, Francesco Mazzoli.