Una trentina gli interventi delle forze dell'ordine, impegnate come ogni anno a spegnere i roghi votivi improvvisati su strade e piazze cittadine. Da Brancaccio alla Guadagna, da via Mosca alla Kalsa, ancora una volta si è perpetrata la tradizione. Orlando: «Attacchi inaccettabili»
San Giuseppe, decine le vampe in strada Fiamme alte e insulti a polizia e pompieri
Come ogni anno anche ieri sera è andata in scena la tradizione delle vampe di San Giuseppe, con cataste di legname, mobili, porte, talvolta rifiuti, accumulati al centro di piazze e strade e trasformati in una pira ardente per la gioia di parte della gente del quartiere. E come ogni anno polizia e vigili del fuoco, una volta intervenuti per spegnere i roghi, spesso improvvisati in prossimità di abitazioni, luoghi pubblici o in mezzo alla strada, dove le fiamme distruggono anche l’asfalto, sono stati oggetto di insulti e lanci di oggetti.
Le vampe spente questa notte sono una trentina. Gli interventi più complicati per agenti e pompieri sono stati la Kalsa, via Messina Marine, la Guadagna e via Re Federico, dove le proteste contro lo spegnimento della vampa sono state più veementi, tanto da rischiare lo scontro. Altri roghi sono state spente in via Colonna Rotta, in via Mosca, piazza del Carmine, via Mongitore e a Brancaccio.
Arriva la dichiarazione del sindaco Orlando sugli attacchi subiti dalle forze dell’ordine: «Oltre ad esprimere la mia più totale solidarietà a coloro che, mentre intervenivano per garantire la sicurezza dei cittadini, sono stati vittime di vergognosi attacchi, non posso che condannare quei comportamenti che nulla hanno a che vedere con la festa e con la tradizione religiosa. Accanto alla repressione e alla prevenzione occorre quindi che tutti, dalle istituzioni, alla scuola e alla chiesa, lavorino per un vero cambiamento culturale, grazie al quale la festa sia tale e non sia occasione per illegalità e violenza gratuita».