Da un lato, chi lamenta un Natale rovinato per colpa del disinteresse del Comune. Dall’altro, chi risponde sollevando il velo politico della vicenda. In mezzo, video sui social e comunicati stampa. È una polemica destinata a non spegnersi quella sotto l’albero di San Giovanni La Punta, nel Catanese. Dove il presidente della Pro Loco, Luca […]
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San Giovanni La Punta, il mercatino di Natale finisce al centro della polemica pre-elettorale
Da un lato, chi lamenta un Natale rovinato per colpa del disinteresse del Comune. Dall’altro, chi risponde sollevando il velo politico della vicenda. In mezzo, video sui social e comunicati stampa. È una polemica destinata a non spegnersi quella sotto l’albero di San Giovanni La Punta, nel Catanese. Dove il presidente della Pro Loco, Luca Rapisarda, racconta di aver presentato un progetto per allietare le feste della cittadinanza, rimasto però senza risposta dagli uffici comunali. Colpa di carenze progettuali e dei documenti necessari per ottenere le autorizzazioni, risponde il sindaco Nino Bellia. Che richiama anche i retroscena di carattere politico, in vista delle prossime elezioni amministrative per il nuovo sindaco. A cui anche il presidente della Pro Loco ha annunciato di volersi candidare. Ma non solo. Perché Rapisarda è pure commissario cittadino di Forza Italia, partito della maggioranza che sostiene il già primo cittadino Bellia.
L’iniziativa Natale Puntese promossa dalla Pro Loco
Il 28 novembre scorso Rapisarda annunciava, attraverso i suoi canali social, l’iniziativa Natale Puntese. «Un progetto che stiamo portando avanti come Pro Loco – spiegava -. Abbiamo individuato un’area di 13mila metri quadrati con la possibilità di realizzare mercatini di Natale, un’area giochi con giostre per bambini, una pista di pattinaggio sul ghiaccio, luminarie e un palco per gli spettacoli. Per la prima volta ci sarà anche il concerto di fine anno». Il progetto però, secondo quanto ricostruito dal sindaco di San Giovanni La Punta, aveva ricevuto il diniego da parte degli uffici comunali già il giorno prima della presentazione social.
Il terreno troppo piccolo e le norme di sicurezza dimenticate
La richiesta per l’autorizzazione sarebbe stata presentata agli uffici comunali il 24 novembre. Tre giorni dopo, l’istanza sarebbe stata dichiarata irricevibile. I motivi li ha spiegati il sindaco attraverso un video: «Contrariamente a quanto dichiarato, l’area individuata aveva una superfice reale di 340 metri quadrati e non 13mila, quindi insufficiente – spiega il sindaco -. Inoltre, secondo le norme di pubblica sicurezza, per eventi con presenze previste superiori a 200 persone è necessario avere delle licenze specifiche, come i pareri dei vigili del fuoco, dell’Asp e una documentazione tecnica predisposta da un professionista abilitato. Il tutto dev’essere trasmesso tramite piattaforma telematica e non agli uffici comunali con una pagina».
Il botta e risposta interno alla maggioranza puntese

La vicenda, però, non si è conclusa a fine novembre. Il 3 dicembre, infatti, Rapisarda torna alla carica e, sempre tramite i social, denuncia di stare ancora attendendo, «dopo diverse settimane, la risposta da parte dell’amministrazione. Dopo tanti Natali passati con le luci spente». Una provocazione a cui Bellia non ha saputo resistere: negli ultimi anni, risponde, «il presidente della Pro Loco sarà stato fuori sede a Natale». Dando alla vicenda la sua lettura politica, sulle «incomprensibili critiche all’amministrazione – dice il sindaco – considerato che il presidente della Pro Loco è anche commissario cittadino di Forza Italia, partito che sostiene l’amministrazione».
Dal canto suo, Rapisarda ammette qualche errore: «Il terreno risulta più piccolo perché, erroneamente, al protocollo è stata inserita una sola particella. Non sono certo uno sprovveduto», spiega. Rilanciando: «Il punto è che il Comune non ha un regolamento per normare le aree private – continua -, eppure al circo viene concessa l’autorizzazione come consuetudine». E sulla politica taglia corto: «La mia corsa a sindaco è legittima».
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