Il sindaco di Palermo attacca scegliendo l'arma dell'ironia: «Se fosse andato in altro momento, avrebbe dovuto spiegare ai residenti perché i rappresentanti della Lega hanno definito Ballarò come un "quartiere laboratorio per l'integrazione della criminalità"»
Salvini a Ballarò, per Orlando è provocazione «Ma per lui potrebbe essere esperienza utile»
Salvini a spasso per le vie di Ballaro? Per il sindaco Leoluca Orlando si tratta solo di una provocazione. «Apprendo che il senatore Salvini sarà oggi pomeriggio nel quartiere di Ballarò – dice il primo cittadino – Non mi sorprende che abbia deciso di andare in un orario in cui i negozi del mercato storico saranno per lo più chiusi».
«Se fosse andato in altro momento – prosegue – avrebbe dovuto spiegare ai negozianti perché il suo partito in Consiglio comunale ha votato contro i provvedimenti proposti dalla Giunta per la copertura del mercato storico e per la realizzazione di alloggi popolari. Se fosse andato in altro momento, avrebbe dovuto spiegare ai commercianti e ai residenti perché i rappresentanti della Lega a Palermo hanno definito Ballarò come un “quartiere laboratorio per l’integrazione della criminalità”».
«La sua passeggiata in solitaria o accompagnato dalla solita claque – conclude Orlando – appare quindi per quella che è: una mera provocazione. Ma sarà comunque per lui un’esperienza utile: gli permetterà di toccare con mano una realtà che sta costruendo il proprio futuro, nonostante i voti contrari della Lega, partendo dalle proprie tradizioni e dalla propria cultura, dal rifiuto di ogni illegalità e dal rispetto di tutti i diritti, dall’incontro e dall’accoglienza, dalla partecipazione diretta dei cittadini, di tutti i cittadini del quartiere e della città».