Tra barriti pre-registrati e ragazze pon-pon, i Warriors di Bologna espugnano il campo del Cus Catania, infliggendo agli Elephants, padroni di casa, la terza sconfitta consecutiva
Salsiccia e cheerleaders, il football USA alla Cittadella
Reduci dalle sconfitte esterne rimediate ad Ancona e Bergamo nelle prime due giornate della Serie A1 di football americano, gli Elephants Catania hanno ospitato i Warriors Bologna con l’obiettivo unico della vittoria. Non è andata così…
All’interno del centro sportivo della Cittadella, c’ era la classica atmosfera da stadio americano, con musica hip-hop a gran volume, salsicce, chili e le immancabili cheerleaders, arrivate direttamente da Sigonella e già pronte per incitare la squadra al grido di: «Go Elephants».
Ed erano proprio barriti di elefante quelli che si sentivano entrando nello stadio. Uno spettatore domanda a voce alta: ‘Chi è? Arrivau Scipione l’Africano? Nessun generale di ritorno da una campagna vittoriosa, ma solo il dj che utilizza il suono pre-registrato per incitare la squadra.
Ma veniamo alla cronaca del match, con una premessa: come potrete arguire, il football americano è più difficile da descrivere che da giocare. Quindi, prima di continuare a leggere vi consigliamo di dare un’occhiata a questa pagina di Wikipedia.
Passati pochi minuti il match ha inizio, con il calcio di avvio affidato al kicker degli Elephants.
Il primo drive dell’incontro fa subito gioire il nutrito e accaldato pubblico catanese: intercetto riportato in area dal touchdown del middle line backer Salvo Sicali. La trasformazione del calcio fissa il punteggio sul 7-0 per la formazione casalinga.
Ripresosi dall’intercetto lanciato, il quarterback bolognese trascina la sua squadra verso la goal line avversaria, in quello che sarà il drive più lungo di tutto l’incontro. Infine, con un td pass, permette alla propria squadra di mettere a referto i primi sei punti. Il calcio di trasformazione fallito lascia gli Elephants avanti per 7-6.
Finito il primo quarto, entra finalmente in campo l’attacco catanese, con la novità Lemar Taber in cabina di regia. Purtroppo il quarterback titolare ha rimediato un brutto infortunio alla spalla destra che gli impedirà di giocare per lungo tempo, probabilmente tutta la stagione. Il suo sostituto non è però un lanciatore, bensì un ricevitore, e in un ruolo per lui insolito troverà parecchie difficoltà per tutto l’arco dell’incontro. Infatti, fin dal primo drive offensivo degli Elephants, si percepisce che non sarà semplice per i padroni di casa organizzare i giochi d’attacco.
Così, il pallino del gioco passa lentamente nelle mani dei bolognesi che, pur senza strafare, si portano in vantaggio per 12-6, dopo un td di corsa nuovamente non trasformato.
La reazione dei catanesi è sterile, nonostante il td di corsa del running back Enrico Lombardo riporti in vantaggio gli Elephants per 13-12, ridando speranza ai giocatori e vigore al tifo sugli spalti, ora meno intenso per il sopraggiungere delle nuvole.
Questa segnatura sarà, però, un fuco di paglia. Da qual momento solo Bologna riuscirà a infastidire la difesa avversaria, segnando i due touchdown che chiudono l’incontro sul 25-13 a loro favore.
L’inesperienza nel ruolo di Taber, la scarsa protezione della linea d’attacco, qualche pallone di troppe scivolato dalle mani dei ricevitori e un gioco di corsa scarsamente utilizzato, sono le principali cause di questa sconfitta, che sembra pregiudicare la corsa verso i playoff.