L'unico sportello elettronico in città è stato rubato oltre due mesi fa da una banda composta da sei o sette persone, con un escavatore. Da allora prelevare contanti è diventato difficile, e il postamat di via Solferino non basta. «Ho invitato un altro istituto bancario ad aprire una filiale», dice il primo cittaino Salvatore Mastroianni
S. M. Licodia, quasi 8mila abitanti e nessun bancomat Dopo furto a Banco popolare. Sindaco: «Disagio serio»
A Santa Maria di Licodia sono trascorsi quasi 70 giorni dal furto del bancomat del Banco popolare siciliano, da parte di un gruppo di ladri che lo sradicò con un escavatore. Lo sportello elettronico non è stato ancora rimpiazzato. Da quel momento, per i cittadini ritirare denaro a uno sportello è diventato quasi un calvario, che sa anche di beffa. Il Banco popolare è l’unico istituto bancario in città, dove risiedono oltre 7600 abitanti. Oltre alla filiale di via Vittorio Emanuele, c’è anche un ufficio postale in via Solferino, che dispone anche di un postamat, molto utilizzato nelle ultime settimane. Ma già dai primi giorni dopo il furto era evidente che non sarebbe bastato.
In un gruppo Facebook chiamato Sei di Santa Maria di Licodia se… gli utenti hanno manifestato rabbia e malcontento per una problematica che ancora non si riesce a risolvere. Alcuni scrivono che «devi fare minimo 20 chilometri per trovare un bancomat»: in effetti, gli sportelli più vicini si trovano a Biancavilla, Paternò, Adrano e Belpasso. Altri ancora evidenziano un aspetto non secondario, ossia il fatto che il postamat di via Solferino «dalle 20 di sera alle 9 del mattino è chiuso per misure di sicurezza».
L’agitazione dei cittadini è stata raccolta anche dal sindaco Salvatore Mastroianni, chiedendo delucidazioni ai vertici territoriali del Banco popolare siciliano. «Siamo di fronte a un serio disagio che va avanti da tempo – lamenta il primo cittadino a MeridioNews – per alleviare il quale ci siamo attivati con la banca, sollecitandola a rimpiazzare il bancomat trafugato. Inoltre – rivela Mastroianni – abbiamo invitato un altro istituto bancario ad aprire uno sportello presso la nostra comunità. Da quest’ultimo siamo in attesa di risposta». Mastroianni ha poi specificato che il Banco popolare gli avrebbe comunicato che rimpiazzerà lo sportello rubato entro marzo. «A proposito delle voci circolanti in questi giorni in città su una futura chiusura del Banco popolare – ha aggiunto – quest’ultimo non può chiudere fino a quando gestirà il servizio di tesoreria comunale. Se dovesse trattarsi di una scelta aziendale – conclude Mastroianni – i vertici della banca non potranno procedere perché esiste questo vincolo».