«Operazione verità». L’ha chiamata così Giuseppe Catalano, presidente della V municipalità etnea, la conferenza stampa convocata questo pomeriggio a San Giovanni Galermo. Un incontro per «spiegare ai sangiovannesi, stanchi di essere presi in giro, che non è colpa nostra se l’amministrazione non ci fa lavorare. Che noi continueremo a lottare per il nostro quartiere anche se il signor sindaco rimane sordo alle esigenze dei suoi cittadini».
«E’ inutile che l’ufficio stampa del Comune continui a rassicurare, promettendo interventi che non farà – dice Catalano – I cittadini non ci credono più, si sentono presi in giro e pensano che siamo noi rappresentanti a non saper fare il nostro lavoro. Ma è giusto che sappiano di chi è la responsabilità dei problemi mai risolti nel quartiere». Problemi che probabilmente non verranno affrontati nemmeno in futuro, perché non inseriti nell’elenco delle opere triennali in programma per la città. Un registro che andrebbe ribattezzato «Libro dei sogni – esclama Catalano – per tutte le volte che il Comune è stato inadempiente. Il 2012 è quasi finito e l’amministrazione sta ancora trattando il bilancio di quest’anno, che non prevede nessun capitolo per il decentramento delle municipalità e su circa 288 opere programmate, solo l’uno per cento riguarda San Giovanni Galermo. Diciotto voci di cui sei sul completamento delle nuova parrocchia Santa Elisabetta e Zaccaria e le altre dodici su interventi non indispensabili».
«Sono anni che chiediamo di attenzionare la viabilità del nostro quartiere e la sicurezza delle strade. Il centro storico è vecchio, mancano le vie di fuga e un incidente o una banale pioggia bloccano tutto il quartiere causando enormi disagi – racconta Catalano – Tra gli interventi urgenti e a medio termine, poi, ci sarebbe la circonvallazione che collega gli estremi del quartiere, Balatelle e la zona dell’Etna Bar», continua. «Sappiamo che nella maggior parte dei casi le amministrazioni non riescono a realizzare tutto. Ma il fatto che queste cose nemmeno vengano programmate ci toglie tutte le speranze sul futuro del quartiere. Manca la volontà», sostiene Catalano. «Poi alle false promesse e alle bugie del sindaco si somma la riduzione di molti servizi. L’Amt ha dimezzato gli autobus interni ed eliminato quelli dei giorni festivi. Mancano centri di aggregazione giovanili, non abbiamo nemmeno una bambinopoli, servizi sociali e sportivi. I sangiovannesi sono stanchi di essere trattati come una periferia dimenticata», dice il presidente di municipalità.
«Il Comune ci ignora e a noi non resta che denunciare. Ieri mattina in Consiglio abbiamo approvato un documento da inviare alla Procura della Repubblica per il pericolo dovuto alla mancanza delle caditoie, per la pulizia e l’allagamento delle nostre strade – spiega Catalano – Oltre un anno fa, infatti, sono stati rubati quindici coperchi di tombini e, nonostante le nostre continue segnalazioni, fino ad oggi non sono mai stati sostituiti – racconta – Con gli assessori non abbiamo rapporti da mesi. Li invitiamo alle nostre sedute, ai tavoli tecnici ma nessuno si è mai degnato di venire. Oggi mi trovo costretto ad allargare le braccia ai mie concittadini perché il Comune è bugiardo. Non ha mantenuto e non manterrà le promesse fatte», esclama con forza il rappresentante.
Risanamento, programmazione e rilancio. Erano questi i punti della politica lanciata da Stancanelli per Catania. Ma «a distanza di quattro anni dalle elezioni – commenta Catalano – posso dire che non ci sono opere pubbliche in programma. E che questo sindaco non lascerà nulla alla città». «Dal canto nostro, non ci stancheremo di programmare, fare delibere e battagliare con questa amministrazione sorda e bugiarda. Perché si attivi per quello che San Giovanni Galermo merita».
[Foto di Giuseppe Catalano su Facebook]
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