Alle Ciminiere è in corso una mostra mitica. E’ questo l’aggettivo che accompagna la Ferrari e la sua storia. Le auto che nell’immaginario comune rappresentano il lusso e il successo sono per qualche giorno a disposizione di tutti. I modelli e i motori più rappresentativi sono esposti, pronti ad essere “mangiati” dai visitatori. Tra le altre, la testarossa, l’F40 e i prototipi giacciono tranquilli e sereni, consapevoli di essere sport e lusso, gioia e cruccio di migliaia di appasionati.
La mostra in sè è sapientemente realizzata. Alle Auto si alternano i motori, le schede informative, i modellini e i blasoni della casa automobilistica di Maranello. Il tutto corredato da hostess avvenenti e musiche “celebrative”.
Poi la mostra sorprende, ti lascia di stucco. Dopo un breve corridoio, alle cui pareti ci sono immagini storiche e ricostruzioni in miniatura, eccola lì, la F1.
E’ messa lì, come a riposare. Accanto una gigantografia di colui che l’ha sognata, è poi la fatta realtà, Enzo Ferrari.
Bella, sinuosa, rossa, vincente. Sembra quasi che goda nel farsi guardare. Poco lontano da lei ci sono le sue sorelle, sfavillanti nei colori, sorprendenti negli interni e imbarazzanti nei prezzi. Ma lei è li, una saletta a parte, perché lei è una macchina a parte. Non puoi guidarla, non puoi comprarla. Non ti rimane che sognarla, ed è probabile che quando ti sveglierai qualcuno verrà a chiederti il conto!
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