Rosalia Murè nominata Commissario all’Asp di Catania

QUESTA NOMINA E’ IL SEGNO CHE LA SPARTIZIONE DELLE POLTRONE APICALI NELLA SANITA’ ETNEA NON HA ANCORA RAGGIUNTO IL PUNTO DI EQUILIBRIO TRA I VARI APPETITI…

Il Governo regionale ha nominato Rosalia Murè Commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale (Asp) di Catania. Prende il posto di Gaetano Sirna, che è stato nominato direttore generale all’Asp di Messina.

Si tratta di una dirigente regionale considerata molto vicina all’attuale assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino.

La nomina della Murè se, da un lato, copre comunque una casella, dall’altro lato è il segno che, sulle nomine ai vertici della sanità siciliana, il Governo di Rosario Crocetta è in grande difficoltà. Soprattutto a Catania. Dove restano ‘scoperte’ le caselle del Policlinico universitario e del Cannizzaro. 

Com’è noto, Paolo Cantaro, nominato direttore generale del Policlinico universitario di Catania, e Angelo Pellicanò, nominato direttore generale del ‘Cannizzaro’ non si sono potuti insediare. Motivo: attesa di chiarimenti sull’applicazione del Decreto legge n. 90 di quest’anno, voluto dal Governo nazionale, che esclude dagli incarichi apicali nelle struttura sanitarie i dirigenti pensionati. E i due sono pensionati.

Sono stati nominati entrambi prima dell’entrata in vigore del Decreto (cioè prima del 25 giugno). Ma non hanno ancora firmato i rispettivi contratti. E non si sa ancora se potranno firmarli, visto che sono già stati messi ‘fuori quota’ dal Decreto legge. Sulla vicenda sono in corso verifiche e richieste di pareri.

Il risultato è che Cantato rimane Commissario straordinario del ‘Cannizzaro’ di Catania. Mentre Pellicanò rimane Commissario del ‘Garibaldi’, sempre nella Città Etnea. Così, ai vertici delle Aziende sanitarie e ospedaliere e ai vertici del Policlinici siciliani i direttori generali si sommano ai Commissari straordinari. Una bella ‘macedonia’ politica e amministrativa…

Ora è arrivata la nomina di Rosalia Murè. Anche lei in qualità di Commissario. Segno che la ‘spartizione’ delle poltrone nella sanità catanese non è ancora stata definita…

E meno male che i malati vengono prima di tutto…


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