Le fiamme sono divampate nel deposito carburanti "Sicilia Petroli" improvvisamente ieri pomeriggio, intorno le 17, inghiottendo alcuni dei silos ricolmi di combustibile, posti all'interno dell'area. Ora, i vigili del fuoco sono ancora in azione in via Salvatore Corleone per mettere in sicurezza l'impianto. I primi risultati dell'Arpa dicono che non ci sono rischi per la popolazione
Rogo a Brancaccio, spento l’incendio Procura indaga ma esclusa pista dolosa
L’incendio nel deposito carburanti “Sicilia Petroli” nella zona industriale di Brancaccio, a Palermo, è stato completamente spento. Il rogo è divampato improvvisamente ieri pomeriggio, intorno le 17, inghiottendo i due silos ricolmi di combustibile, posti all’interno dell’area, ed è poi proseguito per tutta la notte e la giornata di oggi. Ora, i vigili del fuoco sono ancora in azione in via Salvatore Corleone per mettere in sicurezza l’impianto, di proprietà di di Giacomo Giuliano, vista la leggera fuoruscita di benzina in sei serbatoi di 100 metri cubi. Frattanto «è stato eseguito il travaso – dicono i vigili del fuoco – Un’operazione complessa. L’impianto è stato posto sotto sequestro, una procedura prevista in questi casi per accertare le cause del rogo».
Al momento si esclude l’ipotesi dolosa, anche se la Procura di Palermo ha aperto un fascicolo sull’incidente per cercare di far luce sull’accaduto. «Nello stabilimento al momento dell’incendio c’erano gli operai – dicono i pompieri – sono stati i primi a cercare di azionare i sistemi per bloccare le fiamme. Qualcosa non ha funzionato nell’impianto e adesso dovremmo stabilire cosa. In ogni caso i sistemi di sicurezza hanno evitato che i danni potessero essere maggiori. Soprattutto i bacini di contenimento hanno retto e questo ci ha consentito di operare in modo sicuro». Anche sul fronte della qualità dell’aria le prime indicazioni sono positive: i primi risultati dell’Arpa dicono che non ci sono rischi per la popolazione.