Roberto Bolle: “Con la Sicilia nel cuore”

Inaugura la quarta edizione di Porto D’arte al complesso monumentale Castello a Mare di Palermo con il suo “Trittico del Novecento”, stasera alle ore 21.30, lo statuario Roberto Bolle, il bellissimo etoile internazionale che si dice contento di tornare sulle scene nel capoluogo siciliano.

Una città che Bolle non vedeva da cinque anni: “Il tempo è trascorso – ci dice – gli anni avanzano ma il piacere di inaugurare la quarta edizione di questo festival è immenso”.

Sempre con il sorriso negli occhi, racconta di essere molto legato alla Sicilia: “L’ultima volta che sono stato qui ho ballato al Teatro Massimo nel 2007. Ricordo ancora il calore e l’accoglienza dei palermitani. Sono cose, queste, che restano impresse nel tuo cuore”.

Oggi torna a Palermo con un breve ‘viaggio’ nella storia della danza che ha caratterizzato il Novecento. Tre grandi coreografi, per un’unico trittico, che parte con le coreografie di George Balanchine con il sottofondo musicale di George Gershwin, poi Jiri Kylian su musiche di Dirk Haubrich, e per concludere Roland Petiti con “Le jeune home et la mort” sul note di Johan Sebastian Bach.

L’etoile spiega: “Per me sono stati veramente tre grandi maestri, non c’è nessun filo conduttore che lega tra di loro questi tre balletti, ma c’è costantemente un’emotività che cambia da uno stile più leggero e brillante come quello di Balanchine, che un po’ strizza l’occhiolino al mondo di Broadway, ad un Lylian molto intenso ed emotivamente forte; e per concludere colui che nel tempo è stato il mio cavallo di battaglia: il mitico Roland Petit che, con i suoi tratti drammatici, ha segnato la storia del avanza nel Novecento”.

Al suo fianco grandissimi ballerini internazionali dal balletto di Tolosa (Juliana Bastos, Maria Gutierrez, Magali Guerri) due giovani ballerini della compagnia dello stesso Kylian (Vàclav Kunès, Natsà Novotnà) e, per finire, proveniente dalla English National Ballet di Londra, la cinese Jia Zhang.

“Sicuramente il vero successo di questo spettacolo che si conclude proprio qui a Palermo con la sua quinta rappresentazione – afferma con modestia l’etoile – non sono io , ma gli artisti che mi accompagnano sul palcoscenico. La mia è stata una scelta internazionale di cui sono veramente contento”.

Tornando in Sicilia, Roberto Bolle esprime anche un desiderio: quello di ballare al Teatro antico di Siracusa: “In questa splendida terra ho avuto il privilegio di ballare in un luogo unico come il Tempio della Concordia, nella Valle dei Templi di Agrigento, momento che riconosco tra i più emozionanti della mia carriera. Poi al Teatro greco di Taormina, ma non ho mai ballato a Siracusa e spero un giorno di poter realizzare questo mio desiderio”.

Foto sopra a sinistra tratta da telefilmania.forumfree.it

Foto a destra tratta da lasestina.unimi.it


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