Riti voodoo su una migrante minorenne  Costretta a prostituirsi, arrestata madame

La promessa di arrivare in Europa e trovare lavoro in Italia in cambio del pagamento di 35mila euro. Somma da restituire entrando nel mondo della prostituzione. Un’estorsione sulla quale incombe la minaccia di eventi negativi, come la malattia o la morte dei propri cari, evocati attraverso riti voodoo. È un sistema già noto alle forze dell’ordine, che avrebbe utilizzato anche una donna di 27 anni di origini nigeriane, Sandra Davide, arrestata da agenti della squadra mobile. Considerata una madame, ovvero la figura che avrebbe controllato lo sfruttamento, dovrà rispondere del reato di tratta di esseri umani ai danni di una connazionale minorenne

Le indagini sono iniziate grazie alla denuncia di una 17enne, giunta nel porto di Catania nel giugno 2015. Sandra Davide, sfruttando il suo ruolo, avrebbe sottomesso la giovane attraverso un rito tribale in Nigeria. Poi avrebbe organizzato il suo arrivo in Italia, assieme a un gruppo di nigeriani, attraverso la Libia. Per saldare il debito la minorenne sarebbe stata indotta alla prostituzione. 

Sandra Davide è stata rintracciata in provincia di Venezia; si trova adesso rinchiusa in un carcere veneto. 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

La Luna piena in Scorpione infonde nello zodiaco l’esigenza di uno scavo introspettivo quanto mai profondo, e la ricerca di tante immagini di noi sepolte nei meandri della nostra psiche, che alcuni nello zodiaco dovranno riesumare. Per natura, i più abili in questa operazione saranno i segni di Acqua, mentre i Fuoco dovranno accettare di […]

Il caso Sinner ha scoperchiato un vaso di Pandora da cui, tra gli altri, sono venuti fuori una quarantina di casi di positività al Clostebol riscontrata negli sportivi negli ultimi anni in Italia. Uno steroide anabolizzante che, pur essendo proibito dalla Wada, risulta presente in numerosi farmaci da banco per la cicatrizzazione delle ferite – […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]