È I Samaritani il nome con cui i finanzieri di Reggio Calabria, che hanno arrestato l'insegnante 59enne residente a Messina, hanno ribattezzato l'operazione. Sei i casi accertati di circonvenzione d'incapace. In casa teneva «detenute» due persone. Guarda il video
Riti magici e pratiche esoteriche ad anziani e disabili Docente di religione circuiva le vittime per derubarle
Rituali magici e pratiche esoteriche. Metodi per avere un ascendente e instaurare un rapporto di dipendenza con le vittime mirata a sottrarre loro tutti i beni. I militari del comando provinciale della guardia di finanza di Reggio Calabria hanno arrestato la 59enne M.D. insegnante di religione reggina ma residente a Messina. La donna, adesso, si trova nell’ala femminile del carcere di Messina Gazzi. L’operazione è stata ribattezzata I Samaritani.
Assidua frequentatrice di opere caritatevoli, mense dei poveri, chiese, sedi della Caritas e case di riposo, la donna avrebbe avvicinato e irretito persone psicologicamente deboli e incapaci di autodeterminarsi, spesso anche con un vissuto difficile, per appropriarsi dei loro averi. Le indagini hanno accertato sei casi di circonvenzione di incapace.
In una casa fatiscente a Messina, in evidente stato di abbandono e in pessime condizioni igienico-sanitarie – in ogni ambiente, compresi i corridoi e le scale, erano ammassati oggetti e rifiuti di ogni tipo – durante una perquisizione, i militari hanno hanno trovato «detenuti» un’anziana donna in precarie condizioni di salute anche di natura psichica e un 44enne di Reggio Calabria. È stata la denuncia di quest’ultimo a dare il via alle indagini.
L’uomo ha raccontato alle forze dell’ordine di essere stato raggirato da alcuni familiari nel tentativo di sottrargli l’eredità lasciatagli dai genitori. Dall’analisi della denuncia, però, sono emerse alcune anomalie: la calligrafia della firma del denunciante – simile a quella dei bambini alle prime armi con la scrittura – non corrispondeva con l’articolazione e la precisione con cui venivano esposti i fatti incriminanti nei confronti dei parenti. Sopralluoghi, appostamenti, testimonianze, analisi dei dispositivi elettronici (computer e cellulari), accertamenti bancari e perizie psichiatriche delle vittime hanno permesso di ricostruire l’effettivo scenario.
Con lo stesso modus operanti che avrebbe cercato di mettere in pratica con il 44enne, l’insegnante di religione sarebbe già riuscita a impadronirsi del patrimonio di altre vittime
(quantificato in svariate decine di migliaia di euro), del loro
denaro e di ogni oggetto di valore, tramite l’indotta sottoscrizione di procure speciali, testamenti e deleghe a operare su conti correnti in suo favore. Per arrivare ai propri obiettivi, la donna avrebbe fatto ricorso a rituali e pratiche esoteriche. Dentro la sua abitazione, infatti, sono stati trovati dei
documenti con le istruzioni per praticare riti
magici
per rimuovere le vibrazioni negativa dalla casa, un captatore tri-sensor, un talismano e altri oggetti apotropaici come la mano di Fatima e la corazza di protezione.