Foto pagina Fb Renato Schifani

I ritardi della Sicilia nei progetti del Pnrr. Schifani convoca assessori e dirigenti

Un quadro che è stato definito «preoccupante» perché caratterizzato da ritardi. Questo quanto emerso dal monitoraggio della cabina di regia regionale per il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Un check, coordinato dalla segretaria generale della Regione Margherita Rizza, che ha fatto saltare dalla sedia il presidente Renato Schifani. Il governatore ha infatti convocato, per lunedì 31 marzo, tutti gli assessori della sua giunta e i quindici dirigenti generali dei dipartimenti coinvolti nell’attuazione degli interventi che rientrano nel Pnrr. In particolare sarebbero emersi ritardi nell’implementazione della piattaforma Regis, disallineamenti contabili tra i sistemi di gestione e una bassa percentuale di spesa. Inoltre, 13 misure specifiche, che fanno capo a 10 dipartimenti, presentano difficoltà significative nel raggiungimento dei target previsti per quest’anno.

E in particolare: i Centri di facilitazione digitale e i programmi per valorizzare l’identità dei luoghi, parchi e giardini storici (in capo al dipartimento della Formazione professionale); il programma Gol (Lavoro, famiglia e formazione); il sistema duale (Istruzione); la tutela e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale (Beni culturali); il rinnovo del parco ferroviario regionale e l’acquisto di autobus extraurbani (Infrastrutture); l’elettrificazione delle banchine del porto di Siracusa (Energia); investimenti in infrastrutture idriche primarie (Acqua e rifiuti); i corsi di formazione in infezioni ospedaliere (Pianificazione strategica); l’adozione del fascicolo sanitario elettronico (Dasoe).

«L’eventuale mancato adempimento degli obblighi connessi alla realizzazione degli investimenti – sottolinea Schifani – sarà rilevante ai fini della valutazione dirigenziale e per l’eventuale risoluzione del rapporto di lavoro, come già previsto dalla mia direttiva dello scorso dicembre sugli indirizzi per l’attività amministrativa e gestionale per il 2025. L’incontro rappresenta un momento cruciale per definire strategie di accelerazione e scongiurare il rischio di perdita dei fondi. Non possiamo permetterci che risorse destinate allo sviluppo della Sicilia tornino indietro».


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