Ritardi aerei e bagagli smarriti? Un portale difende le vittime delle low cost

Da un lato una compagnia aerea che colleziona disservizi, dall’altro una giovane associazione di tutela dei passeggeri che riscuote molto successo. È questa la situazione a Catania, con la Wind Jet a detta di Confconsumatori una «specialista in ritardo» e un gruppo di volontari che con il portale Ritardo aereo Sicilia offre assistenza ai passeggeri insoddisfatti.

Il ritardo è un disservizio storico della società catanese tanto che, paradossalmente, chi vola Wind Jet comincia a metterlo in conto. «Da questa estate, però – denuncia l’avvocato Carmelo Calì, presidente Confconsumatori Sicilia e  membro del Comitato tutela diritti del passeggero dell’Enac Ente nazionale per l’aviazione civile – ai soliti inconvenienti dovuti a voli posticipati o a bagagli smarriti, si è aggiunta una nuova prassi: la riprogrammazione, che tecnicamente non esiste e che, di fatto, è un eufemismo per non chiamare per nome quella che è una vera e propria cancellazione del volo».

Di che si tratta? Semplice: la compagnia annulla il volo, magari perché non ha raggiunto un numero di passeggeri sufficiente, e comunica al passeggero – spesso quando quest’ultimo è già in aeroporto – che il suo volo è stato “riprogrammato” e spostato d’ufficio a quello successivo. «In alcuni casi – spiega l’avvocato – la riprogrammazione si estende ad un rinvio della partenza di uno o due giorni, e il consumatore si trova così costretto ad acquistare un altro biglietto da un’altra compagnia, per partire al più presto, pagando prezzi salatissimi».

Complice la mancanza di informazione e l’ignoranza da parte dei viaggiatori dei loro diritti, la maggior parte dei consumatori non viene quindi ricompensata e molto spesso capita anche in caso di disservizi storici come il ritardo o lo smarrimento dei bagagli. Una condizione che non riguarda solo i passeggeri della compagnia di Antonino Pulvirenti. Per questo è nata ad aprile Ritardo Aereo Sicilia, l’associazione a tutela del viaggiatore aereoportuale che informa gli utenti tramite un portale on-line su cui vengono pubblicizzati tutti i voli che hanno subito dei ritardi o cancellazioni e per i quali spetta al consumatore un risarcimento.

«La verità è che molti non sanno neanche dell’esistenza del regolamento comunitario che garantisce la tutela a trecentosessanta gradi dei diritti del consumatore», dice l’avvocato dell’associazione Piero Lipera, figlio d’arte del più famoso Giuseppe. Non sanno che in caso di lunghi ritardi si ha diritto al risarcimento in virtù della Convenzione di Montreal e, in seguito ad una sentenza della Corte di giustizia europea, che ha equiparato il ritardo prolungato oltre le tre ore alla cancellazione del volo, anche alla cosiddetta compensazione pecuniaria, un indennizzo che va dai 250 ai 600 euro in base al chilometraggio del volo. Anche le coincidenze in questi casi devono essere risarcite, così come l’eventuale pernottamento in albergo. Inoltre molte compagnie – compresa la Wind Jet – al posto del risarcimento offrono dei buoni e voucher per altri viaggi, ma non informano i passeggeri sul fatto che suo primo diritto è quello di avere pagata la compensazione e che il voucher è solo una facoltà che il consumatore può scegliere, ma che nessuno gli può imporre.

«L’onere di informare il passeggero al momento di un disservizio – spiega Lipera – spetta alla società di gestione dell’aeroporto, nel caso di Catania, alla Sac. Ciò però non avviene e questa mancanza non è mai stata sanzionata dalle autorità di controllo, come l’Enac e l’Epav, l’Ente nazionale di assistenza al volo». Ritardo aereo Sicilia si inserisce quindi in questo vuoto di informazione e di tutela.

Sul sito si offre anche la possibilità di essere direttamente tutelati dall’associazione compilando on-line la domanda di risarcimento. I volontari analizzano l’istanza chiedendo la certificazione alla Sac per accertare che il richiedente sia effettivamente un passeggero di un volo che ha subito un ritardo. Dopodiché comunicano a chi ha fatto richiesta che ha diritto al risarcimento. A quel punto gli utenti possono decidere di usufruire dell’assistenza legale offerta gratuitamente dall’associazione oppure rivolgersi ad altri legali. «Il servizio è totalmente gratuito – sottolinea Lipera – Se poi si dovesse andare a giudizio e il giudice dovesse condannare la compagnia aerea al pagamento delle spese legali, è chiaro che in quel caso prendiamo il frutto del nostro lavoro». I legali dell’associazione vengono quindi retribuiti solo se vince il ricorrente e se la compagnia viene condannata. Evenienza molto probabile.

Da quando è nata, lo scorso aprile, all’associazione si sono già rivolti oltre un migliaio di passeggeri. I disservizi riguardano quasi tutte le compagnia aeree che operano in Sicilia. Saltano all’occhio però i ritardi della Wind Jet.«La compagnia catanese è purtroppo in cima alle classifiche per quanto riguarda il disservizio – dichiara Lipera – tanto che ho provato a mettermi in contatto con i suoi avvocati per arrivare a un compromesso, ma non ho ricevuto riscontro». La proposta è quella di stilare insieme al vettore aereo etneo un protocollo che da un lato tuteli il passeggero in termini di risarcimento e velocità del pagamento e dall’altro venga incontro alla compagnia. «Il passeggero – spiega l’avvocato dell’associazione – potrebbe in cambio della certezza e velocità del risarcimento rinunciare a una parte di esso per salvaguardare l’impresa che dà lavoro a 500 siciliani, di cui la maggior parte sono catanesi».

A rivolgersi all’associazione non sono solo siciliani, ma passeggeri insoddisfatti di tutta Italia. Oltre la metà è del Nord. E visti gli ottimi risultati, il gruppo di giovani siciliani dell’associazione annuncia l’apertura di nuovi portali. Ritardotrenitalia sui ritardi dei treni delle ferrovie dello Stato e due piattaforme che riguarderanno gli aeroporti di Roma e Milano.

[Foto di Hussein Abdallahh e video segnalato da Il Post]


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Wind Jet e le altre. Sono soprattutto le compagnie a basso costo che fanno disperare i viaggiatori, tra ore di bivacco in aeroporto e valigie mai arrivate. E ora c'è pure la nuova prassi della riprogrammazione. Termine che serve a mascherare la cancellazione di un volo e tentativo da parte della società di non risarcire gli utenti insoddisfatti che sempre più spesso cercano di far valere i propri diritti, come dimostra il successo dell'associazione catanese Ritardo Aereo Sicilia

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