Il progetto punta a valorizzare le periferie: lo Sperone e il quartiere 167 pugliese. Nell'iniziativa saranno protagonisti anche i bambini: «Perché ogni cittadino possa svolgere il suo ruolo sul territorio», dice Danilo Alongi a MeridioNews
Riqualificare i quartieri con i murales e la street art Il gemellaggio artistico-culturale tra Palermo e Lecce
Ritratti dai colori esaltanti e intere città che cambiano forma partendo dalle periferie. Pitture giganti realizzate su palazzoni di cemento anche con la partecipazione delle scuole. «Una goccia d’acqua su un seme in un esempio di partecipazione attiva dal basso». Danilo Alongi definisce così il connubio tra street art e visual di Sperone167 – Per una comunità della cura. Alongi insieme alla moglie sono tra gli ideatori del progetto. È lui a dirigere la struttura ricettiva Afea Art & Rooms, incubatore artistico del capoluogo siciliano e partner dell’iniziativa. Non soltanto laboratorio di idee, ma anche ponte di collegamento tra due quartieri del Sud Italia: lo Sperone di Palermo e il quartiere 167 di Lecce. Un gemellaggio artistico tra i due quartieri popolari che vede la sinergia tra l’artista siciliano Igor Scalisi Palminteri e quello salentino Chekos della 167/B Street, laboratorio urbano di Lecce, per due grandi interventi murali e due collaterali realizzati con i giovani del territorio, che interagiranno in prima persona con le opere murarie.
Nel quartiere pugliese, nato negli anni settanta con la costruzione delle case popolari per poi trasformarsi in una delle zone più complicate della città, è in atto una collaborazione tra la Parrocchia di San Giovanni Battista, unica comunità attiva sul territorio, e il laboratorio 167/B Street diretto da Chekos. Collaborazione, questa, culminata nel 2007 con il progetto 167 Art project che ha permesso la realizzazione di diverse opere di urban art, con dipinti che affrontano temi di tipo sociale e ambientale. Origini analoghe per il quartiere palermitano in cui l’intensificazione dell’attività edilizia dal dopoguerra in poi l’ha fatta da padrone, contribuendo a creare un’altra zona della periferia depressa di Palermo. Un rione che, negli anni, è stato protagonista di annunci di interventi di riqualificazione urbanistica. Tuttavia pochi sono stati portati a termine.
«La rivitalizzazione non deve per forza partire dal centro verso le periferie – dice Alongi – con questo progetto stiamo cercando di invertire il trend perché la street art può essere una fonte economica e contribuisce a rendere attrattiva quella zona. Un valore aggiunto, dunque, anche nell’ottica di marketing territoriale. «I turisti – continua Alongi – cercano qualcosa di particolare e le opere di arte pubblica costituiscono quel qualcosa». In una comunità che vede l’arte pubblica come il mezzo per il raggiungimento di una riqualificazione sociale e culturale prima che strutturale. In quello che è un tour in due tappe che coinvolge gli alunni degli istituti scolastici.
«Crediamo che le connessioni creative generino relazione», è lo slogan del progetto che vedrà partecipare i bambini dell’istituto Sperone Pertini di Palermo alla realizzazione delle opere nel quartiere leccese e quelli della scuola G. Stomeo – P. Zimbalo di Lecce alle opere dello Sperone. «Perché ogni cittadino possa svolgere il suo ruolo sul territorio», sottolinea Alongi. Ma la realizzazione delle opere non è l’unica attrattiva del progetto che, all’evento di presentazione, vedrà prendere vita le opere grazie alla visual mapping curata da Odd Agency e il documentario con la regia di Davide Currao «che ha l’obiettivo di raccontare progetto ed emozioni», sottolinea Alongi. Per raggiungere l’obiettivo è stata avviata una raccolta fondi. «Sono ancora trascorsi pochi giorni – dice Alongi – ma dai primi dati riceviamo molte visite sul sito».