Riposto, spaccio di stupefacenti alla rotonda La droga era chiamata «caffè» e «champagne»

Quando dicevano «Sono a piedi» significava che «caffè», «champagne» e «bollette» erano finiti. Nell’inchiesta La rotonda della procura di Catania è finito anche il linguaggio in codice che avrebbero usato i presunti spacciatori di piazza Matteotti, a Riposto, arrestati alle prime luci dell’alba di oggi. Si tratta di Rosario Valvo (31 anni) e di un 29enne del quale non sono state diffuse le generalità. Entrambi ripostesi, il primo è stato trasferito nel carcere di piazza Lanza mentre il secondo si trova ai domiciliari. Con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti in concorso e favoreggiamento personale, infine, sono state denunciate a piede libero altre quattro persone.

Secondo gli investigatori, alla rotonda di Riposto (da cui prende il nome l’indagine), era attiva una «fiorente» attività di vendita di sostanze stupefacenti. Soprattutto hashish e marijuana, ma anche cocaina. Le indagini sono state svolte ad aprile 2015 tramite intercettazioni telefoniche e videoregistrazioni, ma anche con i più classici controlli e pedinamenti. Iniziati quando all’inizio del 2015 è aumentato il numero di persone che, nel corso di perquisizioni di routine, venivano trovate in possesso di piccole dosi di droga. Proprio nella zona compresa tra piazza Matteotti e viale Amendola.

Il vertice dell’organizzazione sarebbe stato il pregiudicato ripostese Rosario Valvo che, insieme ai suoi collaboratori (il 29enne e due dei denunciati in stato di libertà), avrebbe organizzato il lavoro in turni. Dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 15 alle 20, in coincidenza con gli orari di apertura di un centro scommesse della zona. La droga, già suddivisa in dosi, veniva nascosta all’interno delle aiuole comunali o nelle macchine abbandonate parcheggiate nelle vicinanze. Salvo poi essere recuperato in base alle richieste dei clienti. I pusher erano sempre in due: uno andava a prendere la dose da vendere, mentre l’altro faceva da vedetta.

Nel corso delle indagini sono stati identificati più di 40 clienti, anche minorenni, provenienti da diversi Comuni ionico-etnei. Tra questi ci sono anche due dei denunciati a piede libero: al momento del controllo avrebbero mentito sull’identità dello spacciatore e sul luogo dello scambio. Sette persone, invece, sono state segnalate alla prefettura di Catania per uso personale di sostanze stupefacenti. Nel complesso sono stati recuperati 100 grammi di hashish e dieci grammi di cocaina


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