L'annuncio sull'impianto di Fondi Patti durante la presentazione del torneo di pallanuoto: «Il cantiere è riaperto». Perentorio il giudizio dell'assessore sui problemi della struttura di viale del Fante: «Il servizio pubblico va garantito, chi non ci sta vada a lavorare da un'altra parte»
Ripartono i lavori al tetto del palazzetto dello sport I guai alla piscina, Arcuri: «Presto tutto a regime»
La presentazione del torneo di pallanuoto Europa Cup è l’occasione per l’assessore alle Infrastrutture Emilio Arcuri per fare il punto su due impianti sportivi che in questi anni ne hanno viste di tutti i colori: il palazzetto dello sport di Fondo Patti e la piscina comunale di viale del Fante.
Per il Palasport è arrivata una bella notizia: la ripresa dei lavori di manutenzione della copertura, già assegnati una prima volta a giugno 2016 e poi stoppati quando un’interdittiva antimafia ha colpito una delle aziende ausiliarie dell’appalto. «Oggi il cantiere è ripartito», ha annunciato Arcuri durante la conferenza stampa. L’amministrazione ha chiamato in causa la ditta seconda classificata, la Consorzio Stabile Valori. Importo dei lavori: tre milioni.
La ristrutturazione complessiva dell’impianto di Fondo Patti, invece, ne costerà altri otto: lo studio di fattibilità è all’esame del Coni. Una volta ultimato, il palazzetto farà parte di una vera e propria cittadella dello sport con il Diamante del baseball – altro impianto da recuperare – e due strutture nuove di zecca, un pattinodromo e una piscina coperta da 25 metri. Una buona parte dei fondi per la cittadella dovrebbe arrivare dal Bando Periferie.
Anche la piscina non vive giorni felici: in questi anni si sono susseguiti diversi interventi di manutenzione ma ora a procurare i maggiori grattacapi ad Arcuri è la gestione del personale, tra le dimissioni dei due capi impianto e le proteste e gli scioperi dei dipendenti. Fino a fine mese l’impianto di viale del Fante farà mezzo orario chiudendo ogni giorno alle 14. «Le persone che lavorano alla piscina – dice l’assessore contattato da Meridionews – devono capire che non si può interrompere un servizio pubblico. È come se vai all’aeroporto e l’aereo non parte perché il pilota è malato o perché tra le sue mansioni non c’è quella di chiudere il portellone. Dobbiamo garantire il servizio pubblico, non è consentito interromperlo».
I lavoratori part time però non sono più disponibili a lavorare oltre le ore contrattuali. E questo non riguarda solo la piscina ma tutti i principali servizi comunali: gli stessi problemi, ad esempio, si stanno verificando negli spazi museali, alla Gam in primis. «Carenze di personale? Già abbiamo fatto un accordo per i bagnini delle società sportive – ricorda Arcuri -. E ne faremo un altro. Finora mi sono preoccupato dei problemi strutturali della piscina, ora mi occuperò del personale. Tra questa e la prossima settimana metterò tutto a regime. Chi non ci sta vada a lavorare da un’altra parte».