‘Riparliamone!’: la Costituzione secondo Serena Dandini

“Uno dei problemi del nostro paese è che ci si prende troppo sul serio”. E’ forse in una frase come questa che può essere riassunto il senso dell’incontro con Serena Dandini di giovedì 27 marzo nell’aula magna dei Benedettini. Chiamata a concludere il ciclo di incontri organizzati da Claudio Fava per fare un bilancio a 60 anni dalla nascita della Costituzione, la presentatrice romana ha saputo sdrammatizzare con cordiale ironia la troppa serietà che vige nella società odierna. “Ci si prende troppo poco sul serio al giorno d’oggi. C’è troppa prudenza e la prudenza porta ad un appiattimento informativo”. Le fa eco il padrone di casa che non manca di ricordare come, per l’ennesima volta, la presenza dell’incontro non abbia trovato riscontro sulle pagine dell’informazione locale. Tema della giornata l’articolo 3: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge…”. Come nelle altre occasioni la sala è piena oltre la capienza e molti assistono in piedi.

Dopo una breve introduzione del preside di facoltà Nunzio Famoso, viene proiettato un filmato con protagonista Paola Cortellesi. La nota comica ricorda con sferzante ironia come valori che oramai tendono a considerarsi scontati e acquisiti, siano in realtà ancora da radicare per bene nella coscienza sociale del nostro paese. “Riparliamone!” è infatti l’invito che la Cortellesi rivolge dallo schermo. Il voto alle donne, la schiavitù, le raccomandazioni come via preferenziale per fare carriera, e ancora l’inquinamento o la libertà di stampa o di parola. Tutto ci appare come ovvio e non questionabile adesso, ma siamo sicuri sia davvero così? Che le battaglie che i nostri padri hanno combattuto siano davvero servite a qualcosa? In effetti dopo aver visto il filmato, la sensazione è di quelle che lasciano l’amaro in bocca. Viene poi letto l’articolo 3, giusto per rinfrescare la memoria dei presenti. E da lì sarà un continuo spaziare verso tutte le differenze di razza, sesso, religione ancora fortemente esistenti all’interno delle società italiana e, più in generale, nelle democrazie di tutto il mondo.

Momento particolarmente acceso è il dibattito che scaturisce quando la Dandini accenna alla tanto discussa Legge 194/78 sulla maternità e l’interruzione volontaria della gravidanza, sollevando la più generale questione della parità dei sessi e delle conquiste che la donna ha faticosamente raggiunto negli ultimi anni, convenendo che ancora ci sia molto da fare. “Voi uomini che ne sapete di ciò che passa per la mente di una donna quando rinuncia ad una vita che cresce dentro di sè?”. Si passa poi alla questione della laicità come forma di difesa dall’ingerenza delle istituzioni ecclesiastiche nella vita dei cittadini. Viene presentato un altro ironico video della Cortellesi che presenta la laicità, e insieme la necessità di mantenere una netta distinzione tra Stato e Chiesa, come una malattia da debellare e, anzi, da cui guardarsi bene! A tal proposito, viene citato il recente controverso caso della conversione pubblica del vicedirettore del Corriere della Sera Magdi Allam e vengono ricordate le dichiarazioni di quest’ultimo inneggianti all’Islam come “fisiologicamente violento e storicamente conflittuale”. Fava e la sua ospite concordano sul fatto che la situazione dei rapporti con l’Islam sia già abbastanza tesa ed uscite come quella di Allam non fanno che peggiorare la situazione.

C’è spazio anche per parlare brevemente della polemica sollevata dalla C.E.I. riguardo la scena di sesso presente nel film Caos Calmo con Nanni Moretti e Isabella Ferrari. Qui la Dandini esclama: “Al di là dell’insensatezza di questa polemica, è giusto che la Chiesa faccia il suo lavoro. Piuttosto è grave che la politica le vada dietro (o anche davanti)”. E ancora: “E’ scandaloso che si ingaggi una polemica su un film e invece il Papa abbia aspettato ben tre giorni per parlare del Tibet”. In chiusura, Fava chiede alla Dandini alcune brevi riflessioni sulle tematiche trattate negli altri incontri. La sensazione è che questo ciclo di appuntamenti sia davvero riuscito a riproporre all’attenzione di (almeno una parte di) noi catanesi il bisogno di ripensare e soprattutto, ridiscutere alcune importanti questioni. Troppo si dà ormai per scontato nella vita di noi tutti, fedeli servi dell’occidente industrializzato e progressista. Ma riusciremo a riparlarne sempre?


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]