Un 21enne residente nel Ragusano che si trovava in carcere è stato espulso. Le prove sarebbero un testo in cui «era riportata una formula di giuramento solenne dei musulmani, in un linguaggio che si rifaceva con chiarezza ad una visione radicale della fede professata» e la condivisione di un'immagine su Facebook
Rimpatriato in Marocco per motivi di sicurezza Elementi di accusa dopo perquisizione in cella
Un giovane marocchino di 21 anni residente a Ragusa è stato espulso dall’Italia per motivi di sicurezza. A firmare il decreto è stato il ministro dell’Interno Angelino Alfano che ha sottolineato: «Questa espulsione, come tutte le altre è il risultato di un’attenta attività di controllo e monitoraggio». Il 21enne è stato rimpatriato oggi con un volo da Roma Fiumicino alla capitale del Marocco, Casablanca.
L’uomo era residente nella provincia iblea ma si trovava in carcere per reati comuni. Proprio qui, secondo quanto riferisce il ministro, sono scattati dei controlli che avrebbero fatto emergere gli elementi che hanno portato all’espulsione. In particolare, perquisendo la cella sarebbe stato trovato un testo scritto nel quale, ha affermato Alfano, «era riportata una formula di giuramento solenne dei musulmani, in un linguaggio che si rifaceva con chiarezza ad una visione radicale della fede professata».
Altro fattore ritenuto prova della pericolosità del 21enne è un’immagine che avrebbe condiviso sul suo profilo Facebook. Gli investigatori hanno rintracciato un utente che aveva postato la foto in cui compaiono due uomini travestiti e armati di un fucile da guerra, con un commento che indicava il desiderio e la determinazione di voler compiere un gesto eclatante. L’immagine sarebbe stata condivisa dal giovane marocchino.