Rilanciamo il tema della Sicilia come zona franca

IL FATTO CHE LA SARDEGNA LO VOGLIA DIVENTARE NON SIGNIFICA CHE LA NOSTRA ISOLA DEBBA RINUNZIARVI. ANZI

Quella di costituire il Territorio della SARDEGNA in ZONA FRANCA è, senza dubbio, la proposta più “gettonata” nella campagna elettorale, lì in corso, per il rinnovo del Consiglio regionale e per la elezione del Presidente.

Non ci troviamo, però, di fronte ad una “trovata” semplicemente elettoralistica e dell’ultimo momento. Si tratta, infatti, di un “progetto” che è al centro dell’attenzione della vita politica sarda, – in un modo o nell’altro, – da oltre un ventennio. L’opinione pubblica isolana né è pienamente coinvolta.

L’FNS “Sicilia Indipendente” non vuole affatto guerre fra poveri o fra Isole-Nazioni che hanno, piuttosto, qualificati motivi per fare, in sintonia e sinergia, tante battaglie per il riscatto, per il progresso e per la libertà dei rispettivi Popoli.

Noi Indipendentisti FNS dobbiamo, tuttavia, denunziare, ancora una volta, il silenzio, l‘indifferenza (per non dire l’IGNAVIA) e/o la sottovalutazione, in atto, da parte della classe politica e dei Partiti dominanti in Sicilia – ed a Sala d’Ercole in particolare – su questo argomento e sulla intera “QUESTIONE SICILIANA”.

Respingiamo, inoltre, al Mittente il teorema secondo il quale il fatto che la ZONA FRANCA sia perorata per la SARDEGNA dovrebbe indurre la Sicilia a rinunziarvi.

La costituzione della SICILIA in “ZONA FRANCA” venne rivendicata, in realtà, dai veri Sicilianisti sin dal 1860. Ed, in epoca contemporanea, è stata RIPROPOSTA, con apposito Disegno di Legge, a firma del deputato Modesto SARDO.

Ricordiamo, a questo proposito, che, esattamente in data 11 luglio 1967, il predetto Deputato presentò all’Assemblea regionale siciliana lo SCHEMA DI DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE DA PROPORRE AL PARLAMENTO NAZIONALE, AI SENSI DELL’ART. 18 DELLO STATUTO SICILIANO E CONCERNENTE LA << ISTITUZIONE DEL TERRITORIO DELLA REGIONE SICILIANA IN ZONA FRANCA >>.

Nel lontano 1967, com’è noto, non esisteva ancora l’Unione Europea, ma esisteva pur sempre il M.E.C. (Mercato Comune Europeo), del quale la Repubblica Italiana faceva parte. E al cui esame non arrivò mai il Disegno di Legge “SARDO”, che sarebbe rimasto (e lo è tuttora) nei cassetti polverosi di Sala d’Ercole. Ciò, nonostante il consenso popolare a suo tempo riscosso e nonostante l’interesse suscitato nella Sicilia “produttiva”.

L’”ANTISICILIA”, poi, avrebbe – a sua volta – puntato tutte le sue carte sulla congiura del silenzio, sulla disinformazione, sull’alienazione culturale e su qualche generica presa di posizione rivolta a lasciare tutto come stava.

Nella Sicilia, pertanto, poterono prosperare, del tutto indisturbate, le scelte parassitarie, clientelari, improduttive e via dicendo …..

La Sicilia doveva – insomma – continuare a svolgere il ruolo di “COLONIA INTERNA” e di “MERCATO DI ASSORBIMENTO” di quanto si produceva altrove, soprattutto nel Nord-Italia. E doveva essere la “base di partenza” di nuova EMIGRAZIONE.

Le poche, palesi obiezioni, peraltro scontate, dato il prevalere della cultura ascarizzata, vertevano sull’incompatibilità di una politica doganale “diversa”, nell’ambito dello stesso “mercato”, da Stato a Stato e ….. nell’ambito di uno stesso Stato (nel nostro caso quello italiano, appunto).

Con la nascita dell’Unione Europea, abbiamo, invece, visto nascere alcune ZONE FRANCHE (ISOLE AZZORRE in testa), più che mai compatibili con i Regolamenti della U.E.

Non si vede perché lo stesso trattamento non possa valere per la Sicilia, che, peraltro, vanta il “precedente” sopra citato.

Si tratta di una DISCRIMINAZIONE che noi Indipendentisti F.N.S. non intendiamo accettare e che abbiamo già evidenziato e denunziato, ad ogni livello, all’opinione pubblica internazionale ed a quella siciliana. Protesta, la nostra, che diventa ancora più giustificata anche perché, nella ZONA FRANCA istituita recentemente in TUNISIA, continuano a trasferirsi, DALLA SICILIA, imprenditori e rispettive aziende.

La Sicilia, in sostanza, sta affondando ed i Partiti dominanti in Sicilia ed i loro Leader continuano allegramente ad essere in tutt’altre faccende affaccendati …

Altrettanto, ovviamente, si può dire della stragrande maggioranza dei Deputati eletti in Sicilia e che numerosi si “affaccendano” nei Parlamenti di Roma e di Bruxelles.

Per dire la verità, in Sicilia notiamo anche qualcosa di peggio e di più preoccupante.

Continuano a delinearsi, infatti, all’ORIZZONTE (ed anche …. a distanza sempre più ravvicinata) le “GRANDI MANOVRE” e le PROPOSTE di SMEMBRARE LA SICILIA in DUE , in TRE ed anche in QUATTRO “REGIONICCHIE”. POVERA SICILIA !

Ma – lo affermiamo con forza – queste Grandi Manovre NON CI SCORAGGIANO. Stimolano, anzi, noi Indipendentisti FNS e tutti i Siciliani di tenace concetto, a lottare di più e a lottare meglio per la rinascita ed il riscatto del Popolo Siciliano.

 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]