Rifiuti, tutti i costi della filiera dell’indifferenziata Sicula vuole portarla all’estero. I riflessi sulla Tari

Quanto costa smaltire la spazzatura? Se si considerano i problemi igienico-sanitari di tante città, la risposta si direbbe immediata: troppo. Ma la domanda sta tenendo banco in molti Comuni, specialmente tra quelli che, in vista dell’approvazione del piano economico-finanziario, si trovano costretti a dovere ritoccare, e non di poco, la Tari. A Catania, il nodo non riesce a essere sciolto e ci si chiede se il Consiglio comunale uscirà fuori di scena, dopo le dimissioni da sindaco di Salvo Pogliese, senza pronunciarsi o se invece risponderà a quel senso di responsabilità chiesto dall’assessore al Bilancio Roberto Bonaccorsi. In queste settimane, in tanti hanno sottolineato come l’aumento dei tributi non sia addebitabile a volontà delle amministrazioni comunali ma vincolato ai prezzi imposti dai principali attori della filiera dei rifiuti indifferenziati. Nella Sicilia orientale, di fatto, si tratta di un unico soggetto: Sicula Trasporti, la società proprietaria dell’impianto di trattamento meccanico-biologico dove passano i rifiuti prima di essere smaltiti altrove. Tra le discariche di Siculiana e Gela – non più a Motta Sant’Anastasia dove è stata chiusa in seguito a una sentenza del Tar – e impianti che si trovano fuori i confini isolani. Ai Comuni – in assenza di alternative, che siano pubbliche o private – tocca rimettersi ai prezzi fissati da Sicula, in considerazione dei costi che la società affronta nelle fasi successive. I rifiuti, infatti, una volta conferiti a Sicula, diventano di proprietà di quest’ultima che è chiamata, a sua volta, a individuare i siti di smaltimento. Ma quali sono le cifre attualmente richieste agli enti locali e, di conseguenza, ai cittadini?

Stando ai documenti visionati da MeridioNews, la società attualmente guidata dagli amministratori del tribunale di Catania, dopo il sequestro ai fratelli Leonardi, nell’ambito della convenzione riguardante il secondo semestre 2022, ha proposto ai Comuni 260 euro a tonnellata per il mese di agosto, mentre a partire da settembre la cifra salirebbe a 300 euro. I prezzi tengono conto delle tariffe fatte dalla Catanzaro Costruzioni, che per abbancare a Siculiana chiede circa 140 euro a tonnellate, oltre al tributo speciale e all’Iva, e dalla discarica pubblica di Gela dove il costo di abbancamento per ogni mille chili è di poco più di 120 euro. Come detto, Sicula tiene conto anche delle tariffe richieste dagli impianti che si trovano fuori dall’isola. In questo caso si parla di 350-360 euro a tonnellata. Anche se nella convenzione si specifica che la tariffa «varia al variare soprattutto dei costi di trasporto».

Ciò che invece si sa sono i quantitativi che rimangono in Sicilia e quelli che partono. Nella seconda metà di luglio, a varcare i cancelli di Sicula sono state circa 7,7 migliaia di tonnellate di indifferenziata a settimana. Delle oltre seimila in uscita – la differenza è giustificata dalla perdita di peso in seguito al passaggio all’interno del Tmb – sono circa 2250 quelle che partono per altre regioni; la parte restante rimane nell’isola e rappresenta i quantitativi che dovranno essere garantiti da Siculiana e Gela nei prossimi mesi. Con i gestori del secondo sito, che a loro volta fanno capo ai sindaci dei Comuni della parte sud del Nisseno, che hanno già più volte fatto presente di non essere disposti a farsi carico a oltranza delle necessità delle altre province della Sicilia orientale, Catania su tutte. 

Qualcosa, tuttavia, prossimamente potrebbe cambiare, sia in termini di scelte logistiche che, come diretta conseguenza, di costi per gli enti locali. Nei giorni scorsi, Sicula Trasporti ha fatto presente di avere avviato interlocuzioni per il conferimento in impianti che si trovano fuori dai confini nazionali. Ciò, stando alle previsioni e ottenute le autorizzazioni necessarie per il trasporto transfrontaliero dei rifiuti, garantirebbe alla società di fruire di prezzi più convenienti e, di conseguenza, di abbassare anche la tariffa ai Comuni. L’ipotesi è quella di chiudere accordi con una società straniera per circa 3500 tonnellate a settimana. Così fosse, gli scenari che si presenterebbero per gli enti locali sono due: se i conferimenti all’estero andassero a sostituire quelli che attualmente avvengono dentro la Sicilia, la tariffa per i Comuni sarebbe «compresa fra 280 e 300 euro»; se invece Siculiana e Gela continuassero a dare il proprio contributo e si rinunciasse a quelli nelle altre regioni italiane, i prezzi calerebbero attestandosi «fra i 200 e 220 euro» a tonnellata.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]