A poche ore dalle ordinanze che rimandano di sei mesi il regime di emergenza spazzatura in Sicilia, il governatore viene contestato dai cittadini del comitato No discarica di Valanghe d'inverno. «Non ci sarà inquinamento», dichiara Crocetta. Nel documento non ci sono però termini per l'adeguamento dell'impianto
Rifiuti, Rosario Crocetta contestato a Motta Prorogato il conferimento fino a maggio 2017
Il presidente della Regione Rosario Crocetta, in visita oggi pomeriggio alla scuola D’Annunzio di Motta Sant’Anastasia, nel corso di un incontro sulla discarica di Valanghe d’inverno, è stato contestato da una decina di cittadini contrari alla proroga di sei mesi arrivata ieri per il conferimento dei rifiuti nell’impianto mottese. Nel corso dell’incontro, voluto dal sindaco Anastasio Carrà, Crocetta è stato accusato di strumentalizzazioni per il referendum. «Grazie presidente, grazie, lei con questa storia dell’emergenza – sostengono i manifestanti – ci ha preso in giro per due anni. Ma non si vergogna?».
A chi lo contestava Crocetta, secondo l’agenzia giornalistica Ansa, avrebbe risposto: «Nella discarica Valanghe d’inverno c’è solamente il secco – dice il governatore ai giornalisti – che non produce percolato. Tra l’altro noi abbiamo un progetto per farla diventare una discarica di rifiuti inertizzati». «È un problema di giorni», sostiene, in riferimento a quanto contenuto nell’ordinanza di proroga emanata con urgenza ieri. Il documento invita la Oikos spa, proprietaria dell’impianto, a «provvedere autonomamente alla tritovagliatura dei rifiuti indifferenziati», che al momento arrivano già trattati da «altri impianti». Ma il giro del governatore non si conclude a Motta: su invito del sindaco Nino Di Guardo, Crocetta prosegue verso il consiglio comunale di Misterbianco. L’altro Comune il cui centro abitato che si trova ai confini con l’impianto Oikos.
L’ordinanza – la numero 26/rif del 2 dicembre 2016 – emanata dalla presidenza della Regione di concerto con il ministero dell’Ambiente, fissa però il solo termine della proroga al 31 maggio 2017, senza intimare tempi per l’adeguamento. «Non ci sarà assolutamente nessuna forma di inquinamento – prosegue Crocetta -. Se i manifestanti pretendevano che in piena emergenza rifiuti non avremmo dovuto metterli in nessun posto, né a Misterbianco, né a Motta Sant’Anastasia, dove li mandavamo?».Il provvedimento riguarda anche la discarica di Codavolpe, nella zona sud di Catania, che tratta i rifiuti provenienti di oltre 80 comuni dell’Isola, come richiesto ieri con urgenza dal sindaco metropolitano di Catania Enzo Bianco.
L’ordinanza è stata emanata con altre due – le numero 27 e 28/rif del 1 dicembre -, che consentiranno anche la proroga del regime di emergenza già sancito negli scorsi mesi, anche questo fino al 31 maggio del 2017. Le ordinanze obbligano inoltre l’assessorato all’Ambiente a produrre, entro e non oltre il 15 dicembre, una bozza per il «progetto strategico di riorganizzazione funzionale ed organizzativa delle Ssrr», ovvero le società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti che dovrebbero sostituire in via definitiva gli attuali ambiti territoriali (Ato) di dimensione provinciale.
La situazione di fatto, grazie alle proroghe, è quindi quella annunciata ieri a MeridioNews dall’ingegnere Salvatore Cocina, che presiede l’ufficio speciale della Regione Siciliana per gli interventi in materia di riduzione dei consumi di energia e di efficientamento: «Nell’impianto di Codavolpe vengono al momento conferiti circa il 50 per cento dei rifiuti siciliani. Ma le proroghe riguardano la maggioranza delle discariche siciliane», aveva spiegato Cocina.