Rifiuti: rinvio a giudizio per Gianfranco Canova. Mentre a Siculiana tutto è a posto…

LE NUOVE FRONTIERE DELLA ‘SOCIOLOGIA GIUDIZIARIA’: I FUNZIONARI REGIONALI, PROVINCIALI E COMUNALI SI SONO ESPRESSI SUI PROPRI ATTI RELATIVI ALLA DISCARICA GESTITA DAL GRUPPO CATANZARO

da Salvatore Petrotto 
ex Sindaco di Racalmuto
riceviamo e volentieri pubblichiamo

La Procura della Repubblica di Palermo ha chiesto il rinvio a giudizio del funzionario dell’assessorato regionale Territorio e Ambiente, Gianfranco Cannova, e di 4 imprenditori : gli agrigentini Calogero e Nicolò Sodano, proprietari della discarica Soambiente ad Agrigento, e poi Giuseppe Antonioli, amministratore delegato della discarica di Mazzarrà Sant’Andrea, in provincia di Messina, e Domenico Proto, proprietario della stessa discarica.

I 5 sono imputati di corruzione nell’ambito dell’ inchiesta cosiddetta “Terra mia” che il 18 luglio scorso ha provocato il loro arresto. Gianfranco Cannova e i fratelli Calogero e Nicolò Sodano hanno ammesso di avere sborsato soldi in cambio di favori da parte del funzionario regionale Gianfranco Cannova.

Adesso è attesa la decisione del Giudice per l’udienza preliminare.

A proposito invece dell’altra vicenda analoga che riguarda la mega discarica di Siculiana, nell’Agrigentino, di proprietà del vicepresidente di Confindustria Sicilia, Giuseppe Catanzaro, e di suo fratello Lorenzo, leggete che cosa scrivono i giornali agrigentini con servizi a tutta pagina e titoloni a caratteri cubitali.

“E nel frattempo, ancora tra discariche e smaltimento dei rifiuti, alla discarica a Siculiana, gestita dal gruppo Catanzaro, la Regione ha concluso la procedura di revisione dell’Aia, che è l’Autorizzazione integrata ambientale.

La discarica in contrada Matarana rispetta le norme ambientali e non vi è alcuna violazione in materia. Così ha sentenziato il Dipartimento regionale Acqua e Rifiuti dopo approfondite indagini e il consulto con Provincia di Agrigento, l’Arpa (Agenzia regionale per protezione dell’ambiente), Azienda sanitaria, assessorato regionale Territorio e Ambiente, Dipartimento Urbanistica e i Comuni di Siculiana e Montallegro.

Il documento è firmato dal dirigente generale del dipartimento Acqua e Rifiuti, Marco Lupo e dal dirigente del servizio Autorizzazioni ,Antonio Patella. La Regione dunque ha archiviato il procedimento intrapreso nel gennaio scorso e il gruppo Catanzaro commenta: “Questa verifica straordinaria si somma alle centinaia di ispezioni, monitoraggi e controlli che in via ordinaria gli organi competenti hanno effettuato nel tempo”.

Rimane ancora in piedi l’inchiesta a carico dei fratelli Catanzaro per i quali Procura della Repubblica di Agrigento ha chiesto il proscioglimento. La parola passa adesso al Gip.

Resta in piedi anche un’indagine ispettiva presentata a Roma dai senatori del Movimento 5 Stelle, Francesco Campanella, Louis Alberto Orellana e Fabrizio Bocchino che prende le mosse da una relazione tecnica del docente universitario , Aurelio Angelini – uno dei massimi esperti, in Sicilia, in materia di rifiuti – e che riguarda proprio la discarica dei Catanzaro e che evidenzia illegittimità.

Ovviamente tali illegittimità sono state ritenute irrilevanti, sotto il profilo amministrativo e penale, dagli stessi soggetti che tali presunte illegittimità hanno commesso. Ci riferiamo ai funzionari regionali ed agli organi di controllo della provincia di Agrigento, nonché ai Comuni di Siculiana e Montallegro.

Particolare degno di nota: i due Comuni sono stati entrambi oggetto di contributi dal gruppo Catanzaro per organizzare spettacoli e pubbliche manifestazioni: rispettivamente con 15 mila euro a Siculiana e 10 mila euro a Montallegro.

I funzionari regionali, provinciali e comunali che si sono espressi sugli stessi atti che hanno firmato, quelli relativi alla discarica dei Catanzaro, ovviamente hanno detto che tutto va bene. 

Non rimane che attendere che cosa ne pensano di tali, presunte illegalità i magistrati che indagano su questa storia e le varie Autorità di controllo interpellate che adesso stanno cominciando ad esaminare la bontà di queste ineccepibili procedure.

Staremo a vedere.

 


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