In provincia si adottano stratagemmi di ogni tipo per far rispettare le regole sul conferimento dell'immondizia punendo gli incivili anche pubblicamente. Stadarelli: «Cerchiamo di far capire che basta un minimo sforzo per comportarsi in modo corretto»
Rifiuti in strada, la battaglia dei sindaci: se sgarri finisci sui social A Misilmeri li riportano anche a casa: «Non conviene più fare i furbi»
Quella del far conferire i rifiuti in modo corretto è una battaglia di civiltà che sta prendendo piede sempre di più in provincia. Per far rispettare le regole e dissuadere gli incivili a sporcare le strade, gli stratagemmi messi in atto dai sindaci si moltiplicano. Solo qualche giorno fa è spuntato il caso di Ventimiglia di Sicilia: il primo cittadino Antonio Rini ha postato su Facebook una foto che ritraeva un uomo intento a praticare «il lancio del sacchetto», annunciando una multa salata. Anche il Comune di Misilmeri ha adottato questa tecnica e il sacchetto con l’immondizia te lo riportano anche a casa. Questa volta la «sporcacciona» è finita su Twitter. Ovviamente in forma anonima. A Misilmeri, uno dei più grossi centri della provincia, la differenziata è giunta ormai al livello record del 77 per cento. Il dato di agosto è stato confermato anche nei mesi successivi.
«Ormai periodicamente con i vigili, a sorpresa, apriamo dei sacchetti di rifiuti e su dieci di questi almeno tre al loro interno contengono degli indizi che ci portano al legittimo proprietario – afferma la sindaca di Misilmeri Rosalia Stadarelli -. Abbiamo iniziato a recapitare l’immondizia lasciata in strada nelle abitazioni delle persone perché è un deterrente migliore della multa. Vedersi recapitare una sanzione non dà la stessa mortificazione che vedersi riportare a casa i sacchetti con i rifiuti». La sindaca racconta di avere personalmente recapitato dei sacchetti per ben due volte in abitazioni del centro storico di Misilmeri: «In maniera abbastanza ironica – sottolinea – ho detto alla signora che forse aveva commesso un errore. Evidentemente voleva buttare il sacchetto e le era caduto».
Stessa storia in occasione della vicenda finita in un tweet venerdì scorso: «È successo in una contrada, ci siamo accorti di tutto grazie anche all’aiuto degli abitanti di quella zona – ripercorre Stadarelli – che per più volte hanno visto il venerdì la stessa persona abbandonare sacchetti dell’immondizia neri, sempre nello stesso punto. Se io avessi mandato un operatore a pulire, il venerdì successivo questa persona avrebbe ripetuto gli stessi gesti». La battaglia che la maggior parte dei sindaci sta portando avanti postando sui social atti incivili da parte dei cittadini «vuole lanciare il messaggio che non conviene più fare i furbi e abbandonare rifiuti in strada. Allo stesso tempo cerchiamo di far capire che basta un minimo sforzo per conferire l’immondizia in modo corretto», afferma la sindaca.
Anche se non scoraggiano più di tanto gli incivili le multe che sono state elevate nell’ultimo periodo qualche risultato lo hanno prodotto anche grazie all’utilizzo combinato di telecamere: «Man mano le spostiamo nelle zone del territorio dove si creano accumuli di rifiuti e che necessitano quindi del nostro intervento – aggiunge Stadarelli -. È faticoso visto che a Misilmeri risiedono 30 mila abitanti, però abbiamo così riperimetrato il nostro territorio e arginato l’abbandono di rifiuti dai paesi limitrofi. Siamo intervenuti a Piano Stoppa, ad esempio o a Portella di Mare. Ora stiamo iniziando a monitorare le micro-discariche nelle zone periferiche di Misilmeri, non nel centro abitato perché non ce ne sono».
Un dato sorprendente per Misilmeri è che a rispettare le regole e a fare meglio la differenziata sono gli anziani: «Sono i più bravi anche perché hanno partecipato alle assemblee che abbiamo fatto. Un giovane se deve buttare una busta di plastica per strada non ci pensa due volte».