Tra le imprese che subiscono i contraccolpi della modifica alla normativa sulla fatturazione c'è anche la catanese Dusty. L'impresa che si occupa della spazzatura ha comunicato ieri di non potere procedere con i pagamenti degli emolumenti
Rifiuti: caos fattura elettronica, stop a stipendi «Sistema informatico non adeguato alla legge»
Se ai lavoratori non venisse da piangere forse ci sarebbe da ridere. L’ultima vittima della nuova normativa che impone la fatturazione elettronica è la Dusty, l’azienda che si occupa (assieme alla subappaltatrice Energetikambiente) della raccolta della spazzatura in tutta la città di Catania (e che a stretto giro dovrebbe ottenere una proroga dell’appalto ormai in scadenza). Con una nota inviata ieri alle organizzazioni sindacali, l’impresa comunica di essere «impossibilitata a pagare il saldo degli emolumenti di dicembre 2018, a causa della nuova procedura di fatturazione elettronica, che ha causato il blocco totale del sistema informatico del Mef (ministero di Economia e finanza)». Sarebbe bastato questo, ma l’impresa aggiunge: «Lo Stato non ha preventivamente adeguato l’architettura informatica alla nuova normativa entrata in vigore l’1 gennaio 2019».
In altri termini, un sovraccarico del sistema – secondo l’azienda catanese – impedirebbe di svolgere correttamente le operazioni legate ai pagamenti da e verso la pubblica amministrazione. In effetti, non sarebbe neanche il primo caso, visto che disservizi di questo genere sembra che siano stati segnalati da parecchie imprese in questa fase di avvio del nuovo sistema. «Ci stiamo adoperando in tutti i modi – continua il comunicato spedito ai sindacati – per ottenere in tempi brevissimi lo sblocco di detti flussi finanziari che impediscono il dialogo tra tutti gli enti preposti alla tracciabilità delle fatture». Una problematica, insiste l’impresa, «straordinaria, imprevedibile e non imputabile in alcun modo alla nostra volontà».