Un nostro lettore che da anni vive lontano dalla Sicilia, Alberto Maricchiolo, ci racconta una città distante nel tempo. Quando i cinema catanesi ospitavano le riviste di Macario e Wanda Osiris, le puntate di Lascia o raddoppia e dove risuonavano delle urla dei ragazzi che guardavano i western di John Wayne. Quasi tutte quelle sale oggi non esistono più. Ne parleremo il 12 novembre alle 21.15 al Cinema King
Ricordi di una Catania che non c’è più I cinema che hanno fatto la storia della città
Ho raccolto in mente tanti ricordi, considerato che la mia famiglia ha sempre avuto occupazioni nel settore del cinema catanese anche da parte dei familiari materni. Infatti, mio nonno materno Santo Parisi, tornato indenne dal primo conflitto mondiale, era macchinista nel cinema Diana dove per un lungo periodo oltre ai film si svolgevano spettacoli di rivista. Non ho conosciuto mio nonno, ma mia mamma mi ha raccontato che al Diana furono rappresentate molte riviste con Macario e Wanda Osiris. Successivamente, al Diana lavorò come maschera mio zio Giuseppe e anche un suo cognato di cui non ricordo il nome. Mio zio poi per alcuni anni gestì il bar del cinema Golden.
Nei miei ricordi c’è anche larena Argentina, situata in una traversa di via Umberto. Ricordo che in fondo alla strada cera un negozio di articoli per animali. Andavamo all’arena destate, dopo una passeggiata in via Etnea magari fermandoci per un gelato. Ricordo i sedili di metallo, lodore di gelsomino di alcune piante vicine e il canto dei grilli e delle cicale. A volte lo schermo, che allora era un muro dipinto di bianco, durante la proiezione del film era solcato da qualche geco attirato dalla luce.
Sono passati tanti anni, ma ricordo che il cinema Apollo fu inaugurato nell’estate del 1956 col film La donna più bella del mondo, storia di Lina Cavalieri interpretata da Gina Lollobrigida. Nel film anche Vittorio Gassman e Mario Del Monaco. Insieme al cinema Concordia di via Playa e al Midulla copriva tutta la zona dei quartieri San Cristoforo e Angeli Custodi. Ricordo che c’era un piccolo bar e la bevanda più in voga nei primi anni era la gazzosa tanto che il proprietario del bar veniva affettuosamente chiamato u gazzusaro. Prima della chiusura (nel 1983) per superare la crisi dovuta soprattutto all’arrivo della televisione si decise di fare doppia programmazione di film. Dopo la chiusura sembrava che i locali venissero acquistati dalla società Brumi e poi dalla Asl.
Il cinema Apollo, nato nel 1955, apparteneva a mio zio Salvatore Maricchiolo. Considerato che abitavo di fronte al cinema, ne ho vissuto per parecchi anni la vita. Era il cinema dei film di cappa e spada, di guerra ma soprattutto dei western di John Wayne. La sala si riempiva di ragazzi e mi ricordo le grida e gli applausi quando arrivavano i cosidetti nostri a cavallo che salvavano gli eroi dagli indiani. Per alcuni anni il giovedì si proiettò la famosa trasmissione Lascia o raddoppia? di Mike Bongiorno.
Il supercinema Vittoria di via Gisira fu preso in gestione da mio cugino Ciuzzo Maricchiolo (era il figlio maggiore di mio zio Salvatore) negli Anni ’70. Mio cugino tentò di far rinascere il cinema con una doppia programmazione di film normali ma vista la scarsa affluenza del pubblico dovette poi per far quadrare i magri guadagni passare al porno come già avveniva per altre sale catanesi.
In via Salette vi era anche il cineteatro presso loratorio dei Salesiani. Per un periodo negli anni ’60-’70 la domenica venivano proiettati film per ragazzi e famiglie. Veniva fatta anche attività teatrale e proprio in quel teatro si son fatti le ossa Agatino (Tino) Pasqualino, Ernesto Calcagno e Michelangelo (Angelo) Sciuto.
[Foto di Bilal Kamoon]